le particelle elementari- 2 fratelli diversi ma uguali
Trama:
Due fratelli mai amati da una madre libertina, uno scienziato di 35 anni ancora
alla sua prima esperienza sessuale, dall'altra il fratellastro un depresso cronico
con il bisogno di fare sesso a tutte le ore..
Recensione mia personale
Un film nato dal romanzo Le particelle elementari dello scrittore francese
Michel Houellebecq, trama dai contenuti drammatici ma che si fonde con parodie della vita
dell'uomo occidentale sempre più solo in mezzo ai suoi simili e condannato
ad una vita che non gli appartiene pienamente.
Quelle particelle elementari così differenti tra gli esseri viventi ma per scherzo
del destino poi diventano simili, specchio di una vita uguale all'altra con
lo stessa monotonia e lavori quasi da perfetto automa.
Un pessimismo ancestrale nato nella note dei tempi che si fonde nei due
protagonisti del film due fratellastri Bruno e Michael nella consapevolezza
che la loro vita il loro passato è stato un insoluto attimo di vuoto, quel vuoto
che soprattutto Bruno si porta avanti nei suoi 40 anni privo ad amare veramente
e avere una vita sessuale normale, egli preferisce la masturbazione pensando
alle sue alunne perché professore di filosofia, per poi ricadere nel baratro della
depressione perché sentendosi non desiderato e accettato anche dalla sua
alunna preferita.
Dall'altra Michael saccente scienziato della genetica, uomo calcolatore e perfetto
cervello matematico ma incapace di avere una relazione con una donna, incapace
di ballare con la propria amica in una festa di quando era adolescente.
Immagini che si susseguono nel film arrivando a colpire l'emotività dello spettatore
perché specialmente nel personaggio di Bruno c'è una quasi commiserazione
per quest'uomo che non trova una via d'uscita, il cervello macchinario ancora
non studiato nella sua complessità lo porterà nel baratro, nella penombra
che la vita gli regalò dalla sua nascita.
Un film, ma prima di tutto quello dello scrittore francese nato in modo
prettamente negativo egli vuole dimostrare all'umanità che in questo mondo
non esiste la vera felicità! Ogni movimento storico nato per distruggere ogni
tabù è stato solamente un fallimento, come gli hippy , le filosofie e
il benessere dello spirito le vacanze tutto sesso e libertà come i nudisti, per poi la rivoluzionaria
cultura new age.
Una società descritta dal film senza rapporti tra le persone al limite della ipocrisia
e del totale qualunquismo, noi tutti per lo scrittore siamo, dei numeri che timbrano
il cartellino tutte le mattine in un tetro ufficio , Michael dalla sua il personaggio
del film lo scienziato potrebbe essere non altro che lo stesso scrittore che si descrive
in un'altra veste perché tutte e due calcolatori e freddi uomini senza sentimento.
Una mente scientifica quella di Michael a disposizione dell'umanità ma non del suo
cuore, un uomo dall'espressione singolare che non si scompone anche quando
il suo piccolo pappagallo rimarrà inerte rigido nella sua gabbietta.
Egli cerca di non conoscere cosa sia la sofferenza di un amore non corrisposto
ma che non può dominare la disperazione della sua vita solitaria, perciò 2 fratelli
così diversi ma uguali, Bruno l'erotomane incallito e Michael lo scienziato
due particelle elementari nate da un dolore che gli accomuna, nati dalla stessa
madre che non gli ha mai amati abbastanza da qui nasce il loro dissidio,
il loro tormento interiore, l'essere amati e per non soffrire e provare un'ennesima
delusione ecco l'unico rifugio nella solitudine.
Scheda film :
PRODUZIONE: Germania
2006
GENERE: Drammatico
DURATA: 105'
INTERPRETI: Moritz Bleibtreu, Christian Ulmen, Martina Gedeck, Franka Potente
SCENEGGIATURA: Oskar Roehler
TRATTO tratto dal romanzo di Michel Houellebecq
FOTOGRAFIA: Carl-Friedrich Koschnick
MONTAGGIO: Peter R. Adam
SCENOGRAFIA: Ingrid Henn
Due fratelli mai amati da una madre libertina, uno scienziato di 35 anni ancora
alla sua prima esperienza sessuale, dall'altra il fratellastro un depresso cronico
con il bisogno di fare sesso a tutte le ore..
Recensione mia personale
Un film nato dal romanzo Le particelle elementari dello scrittore francese
Michel Houellebecq, trama dai contenuti drammatici ma che si fonde con parodie della vita
dell'uomo occidentale sempre più solo in mezzo ai suoi simili e condannato
ad una vita che non gli appartiene pienamente.
Quelle particelle elementari così differenti tra gli esseri viventi ma per scherzo
del destino poi diventano simili, specchio di una vita uguale all'altra con
lo stessa monotonia e lavori quasi da perfetto automa.
Un pessimismo ancestrale nato nella note dei tempi che si fonde nei due
protagonisti del film due fratellastri Bruno e Michael nella consapevolezza
che la loro vita il loro passato è stato un insoluto attimo di vuoto, quel vuoto
che soprattutto Bruno si porta avanti nei suoi 40 anni privo ad amare veramente
e avere una vita sessuale normale, egli preferisce la masturbazione pensando
alle sue alunne perché professore di filosofia, per poi ricadere nel baratro della
depressione perché sentendosi non desiderato e accettato anche dalla sua
alunna preferita.
Dall'altra Michael saccente scienziato della genetica, uomo calcolatore e perfetto
cervello matematico ma incapace di avere una relazione con una donna, incapace
di ballare con la propria amica in una festa di quando era adolescente.
Immagini che si susseguono nel film arrivando a colpire l'emotività dello spettatore
perché specialmente nel personaggio di Bruno c'è una quasi commiserazione
per quest'uomo che non trova una via d'uscita, il cervello macchinario ancora
non studiato nella sua complessità lo porterà nel baratro, nella penombra
che la vita gli regalò dalla sua nascita.
Un film, ma prima di tutto quello dello scrittore francese nato in modo
prettamente negativo egli vuole dimostrare all'umanità che in questo mondo
non esiste la vera felicità! Ogni movimento storico nato per distruggere ogni
tabù è stato solamente un fallimento, come gli hippy , le filosofie e
il benessere dello spirito le vacanze tutto sesso e libertà come i nudisti, per poi la rivoluzionaria
cultura new age.
Una società descritta dal film senza rapporti tra le persone al limite della ipocrisia
e del totale qualunquismo, noi tutti per lo scrittore siamo, dei numeri che timbrano
il cartellino tutte le mattine in un tetro ufficio , Michael dalla sua il personaggio
del film lo scienziato potrebbe essere non altro che lo stesso scrittore che si descrive
in un'altra veste perché tutte e due calcolatori e freddi uomini senza sentimento.
Una mente scientifica quella di Michael a disposizione dell'umanità ma non del suo
cuore, un uomo dall'espressione singolare che non si scompone anche quando
il suo piccolo pappagallo rimarrà inerte rigido nella sua gabbietta.
Egli cerca di non conoscere cosa sia la sofferenza di un amore non corrisposto
ma che non può dominare la disperazione della sua vita solitaria, perciò 2 fratelli
così diversi ma uguali, Bruno l'erotomane incallito e Michael lo scienziato
due particelle elementari nate da un dolore che gli accomuna, nati dalla stessa
madre che non gli ha mai amati abbastanza da qui nasce il loro dissidio,
il loro tormento interiore, l'essere amati e per non soffrire e provare un'ennesima
delusione ecco l'unico rifugio nella solitudine.
Scheda film :
PRODUZIONE: Germania
2006
GENERE: Drammatico
DURATA: 105'
INTERPRETI: Moritz Bleibtreu, Christian Ulmen, Martina Gedeck, Franka Potente
SCENEGGIATURA: Oskar Roehler
TRATTO tratto dal romanzo di Michel Houellebecq
FOTOGRAFIA: Carl-Friedrich Koschnick
MONTAGGIO: Peter R. Adam
SCENOGRAFIA: Ingrid Henn
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