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GIARDINI DI CAGLIARI: l'Esplosione e le Ombre Oscure

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  Ho appena finito di leggere I Racconti segreti della Sardegna . L'autore Pierluigi Serra tramite delle ricerche, ci racconta di fatti realmente accaduti e testimonianze di una Sardegna esoterica e dal suo lato più mistico. Il libro è disponibile su Amazon, vi lascio il link in descrizione . Perciò ho deciso di prendere spunto e parlare dei Giardini di Cagliari : un passato fatto di mistero. Siamo negli anni 20 del 1800, esattamente nel 1822, anni nei quali la sicurezza nel posto del lavoro era pressoché inesistente e rudimentale. Se poi ci focalizziamo su una polveriera è scontato capire di come fosse normale assistere a incidenti anche di grave entità. L'Edificio che ora ospita la Galleria d'arte, prima era la Regia Polveriera edificata a fine del 1700. Ovviamente i Giardini Pubblici come li conosciamo ora non esistevano, intorno alla Regia Polveriera dominava unicamente solo della roccia calcarea. Come narrato da Pietro Meloni Satta, nella sua “Effemeride sarda'&

Maria Mangrofa: la strega della Sardegna che si cibava di Fanciulli

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   Si narra in un tempo passato in Sardegna che prima di nascere Orosei, ci fosse un piccolo villaggio di nome Riunas nel quale vivevano persone alte anche 5 metri. Quando l'uomo, quello simile a noi venne a conoscenza di questo luogo ancestrale, i giganti deciso di abbandonare il villaggio, alcuni si nascosero in grotte impervie e mai più videro la luce. Assieme a loro viveva una donna Maria Mangrofa, protagonista di avvincenti storie che riguardano le leggende sulla Sardegna. Vi è anche un'altra versione che si discosta un po da quella appena narrata : i giganti non erano nient'altro che i costruttori di nuraghi con le loro mogli gigantesse. Alcuni asseriscono che avessero un aspetto orribile, per questo esiliati volutamente da altre persone. Nel momento che i giusti (si fa per dire) tornarono, gli uccisero, altri, come Maria Mangrofa, vollero non allontanarsi non troppo dal loro villaggio. La donna trovò riparo presso una piccola collina, Santa Lucia , all'in

Su Mortu Mortu / Is Animeddas: Tradizione di Halloween in Sardegna

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 Ho già parlato in un precedente articolo delle tradizioni ad Halloween in Sardegna. Oggi provo a entrare ancor più nello specifico parlando di una tradizione che si perde nella notte dei tempi denominata ''Su mortu mortu''. Prima però lasciami fare una mia piccola considerazione: molte persone, quelle più bacchettone associano la festa di Halloween a un rito diabolico e satanico. Mentre invece abbiamo potuto appurare che tale festa ha origine pagane, dediti ad onorare la natura e la madre terra. Ma torniamo a ciò che ci interessa la cultura : La festa Su Mortu Mortu è conosciuta in Sardegna anche con il nome di Is Animeddas, Su Prugatoriu o Is Panixeddas, a seconda della zona dell'isola. Questo per farti capire che la Sardegna al suo interno associa differenti micro - realtà, la stessa lingua sarda cambia da nord a sud con marcate differenze di pronuncia e parole. Ad ogni modo, Su Mortu Mortu è una tradizione antichissima, forse nata nello stesso periodo di Samh

Susanna Depau e il giovane Lorrai, storia d’amore impossibile: Come Romeo e Giulietta

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  Tra il 1700 e l'ottocento in Sardegna vigeva la regola dell'onore e la dignità di certe famiglie che nei paesi avevano un ruolo da protagonisti, poiché possessori di ingenti pezzi di terra e altre proprietà ereditate nel corso dei secoli. L'apparire potente nei confronti dell'intera comunità da parte di queste famiglie era un must, certe volte l'onore veniva pagato anche con il sangue. Quello che sto per raccontare è la storia d'amore impossibile tra due giovani: Susanna Depau e il giovane Lorrai . Storia accaduta nel territorio di Gairo Sant'Elena , precisamente all'altezza del Rio Sarcerei.  Leggendo l'articolo su Vistanet.it , sembra di rivivere il racconto di Sheakespeare in Romeo e Giulietta, ma questa volta ci troviamo in un isola del Mediterraneo, in Sardegna. La gairese Susanna Depeau si era infatuata del ragazzo sbagliato che da sempre apparteneva alla famiglia rivale dei Depau , i Lorrai. Ma il vero amore va incontro a ogni genere di a

L'Influenza Spagnola in Sardegna

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   Correva l'anno del Signore 1918, la Grande Guerra era al suo epilogo ma un'altra calamità iniziava ad abbattersi sul mondo intero, su l'Italia e la stessa Sardegna - la Peste Spagnola , comunemente chiamata l'Influenza Spagnola. Inizialmente si pensò ad una banale influenza, invece, presto, si diffuse a macchia d'olio contagiando quasi un miliardo di persone, provocando più di 50 milioni di morti in tutti il globo. In Italia si contarono 600 mila vittime, come la Prima Guerra mondiale Tra le Regioni più colpite come indice di popolazione e percentuale ci fu la Sardegna con 12 mila morti , in guerra i sardi falciati dalle bombe furono 13 mila.  Nei resoconti dei medici, le autopsie evidenziavano che le persone morivano soffocati dai loro stessi fluidi, emanati dai “polmoni rossi e gonfi, congestionati di sangue emorragico e ricoperti di una patina rosa e acquosa .La medicina poteva ben poco: i medici davano ai pazienti la tintura d’oppio canforato (analgesico)

Sant'Efisio 2020: Emozione e Malinconia Indescrivibile

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Oggi lascio da parte i miei articoli sulla crescita personale perché ho bisogno di lasciar cadere tutte quelle emozioni provate dopo aver assistito (come quasi tutti)  alla 364 esima edizione di Sant'Efisio alla   TV. Purtroppo, per l'emergenza sanitaria abbiamo dovuto vedere a malincuore la statua del Santo essere portata da un pick up della Croce Rossa, con attorno un silenzio irreale per le vie semi deserte di una Cagliari taciturna. Un clima surreale come a ricordare quell'edizione del 1943, quando il capoluogo della Sardegna fu martoriato dalle bombe degli aerei americani. Ma è nella giornata di oggi domenica 3 maggio 2020 che a livello emotivo ha toccato ancor di più tutti i fedeli. Difficile non aver lasciato cadere neanche una lacrima, nel vedere il nostro santo in perfetta solitudine essere scortato dalle Forze dell'Ordine. All'ingresso dei paesi quelle rose nel manto stradale, come nel cercare di alleviare almeno in parte una indescrivibile  malincon

Incendi Sardegna: Siete il male

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Incendi Sardegna: non se né può più, siamo arrivati a un punto di non ritorno, ormai quando leggo dell'ennesimo incendio il mio livello di sopportazione ha superato ogni limite. Questa estate è una vera indecenza, centinaia di ettari bruciati per mano di qualche vile, di un frustrato nei confronti della società, oppure per qualche centinaio di euro commissionato da qualche terzo! Magari chi ha appiccato l'incendio si vanta con amici o sui social del suo essere Sardo, quando invece di sardo non ha nulla, perché un figlio mai potrebbe sognare di fare del male alla propria mamma. Solo ieri nella zona di Siniscola sono andati in fumo più di 600 ettari di bosco senza contare a decine di fattorie distrutte e animali carbonizzati. Negli occhi di molti sono apparse due foto emblematiche: la prima un bosco incenerito con un cavallo ustionato in tutte le parti del corpo, la seconda, la disperazione di un pastore nel vedere le sue pecore carbonizzate e la sua azienda in cumuli di c

Villasimius: il fiore all’occhiello della Sardegna meridionale

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Villasimius è una delle località balneari più popolari della Sardegna . Il comune, di appena 3650 abitanti, occupa l’estrema punta sud orientale dell’isola, affacciandosi sul Mar Mediterraneo con un sottile lembo di terra triangolare e due splendide isolette: Serpentera e l’Isola dei Cavoli. Nonostante il grande successo turistico, Villasimius è riuscita a preservare la bellezza dei suoi paesaggi: le spiagge di sabbia immacolata sono lambite da un mare cristallino dalle tonalità turchesi e smeraldo, all’interno di una cornice naturale dagli ecosistemi pregiati, che vengono costantemente monitorati e tutelati dall'ente dell’ Area Marina Protetta di Capo Carbonara .  Una delle aree naturali più affascinanti della località è la riserva protetta dello Stagno di Notteri . Si tratta di un’oasi naturale ricamata da una striscia di sabbia candida, che divide lo specchio azzurro del mare da un bacino d’acqua originatosi dall’avvicinamento dell'antica isoletta di Punta Santo

I tesori archeologi della Sardegna lunedì 27 luglio su Voyager

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Lunedì 27 luglio alle 21:15 Voyager   ci porterà alla scoperta della Sardegna , terra ricca di misteri e tesori archeologici nascosti dentro a un limbo dal volere di molti storici. Probabilmente perché tali scoperte cambierebbero la storia scritta, quella convenzionale studiate a scuola. Un'isola che quasi sicuramente intorno all'8000 a.C era centro di un fiorente commercio e una della civiltà tecnologicamente più avanzate non solo del Mediterraneo ma dell'intero pianeta. Si parla di un corpo scelto di antichi Sardi come esercito personale del faraone Ramsens II. Perché in Sardegna molti millenni prima dell'avvento di Cristo esisteva una Ziqqurat più antica di quella presente in Iraq. Fu uno stesso archeologo iracheno arrivato al Monte D'Accodi (provincia di Sassari) a stabilire la datazione storica del tempo intorno al 4500 a. C (età neolitica). Insomma questo è solo l'antipasto: la Sardegna è uno scrigno di scoperte archeologiche: nel corso dei secoli

Le 7 migliori cose da fare e vedere a Cagliari

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Cagliari oltre a essere il capoluogo della regione Sardegna è senz'altro la città più affascinante di tutta l'isola. La metropoli sarda vanta una ricchissima storia che si perde nella notte dei tempi. Le varie dominazioni nel corso dei secoli hanno contribuito a donare alla città un variegato patrimonio artistico. Le 7 migliori cose da fare e vedere a Cagliari 1) Necropoli di Tuvixeddu (Via Falzarego 09100 Cagliari) - Come afferma lo stesso Wikipedia quella di Tuvixeddu è la più grande necropoli fenica - punica esistente. Il nome nasce del termine sardo tuvi (piccoli fori) -  cavità o foro dovuto alla presenza delle tombe. All'intero si trova la Cava delle Vipera (secolo II). L'opera fu fatta costruire dal nobile romano Lucio Cassio Filippo in onore della moglie. 2) Anfiteatro romano (Via Sant'Ignazio da Laconi, 09123 Cagliari) -  Scavato per metà nella roccia è un'opera di origine romana. Al suo interno si potevano assistere a combattimenti tra animali,

Sardex, la nuova moneta della Sardegna che mette in moto l'economia

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Siete euroscettici? In Sardegna esiste una moneta complementare denominata  Sardex. Nata nel 2009, in soli 4 anni è riuscita a mettere di nuovo in moto un pezzo dell'economia sarda. Si calcola che con la nuova valuta locale: c'è stato un incremento di fatturato da parte delle aziende del 20%. Quello di Sardex è un progetto ambizioso ma non impossibile, è un nuovo modo di cooperazione tra le varie imprese locali. Oltre 2500 imprenditori hanno detti si al Sardex Il Sardex è una moneta complementare, la risposta alla gravosa valuta ufficiale. Sardex mette a disposizione a tutte le aziende un circuito digitale che permette a loro di finanziarsi e sostenersi a vicenda senza alcun interesse. Oltre a portare dei benefici agli stessi imprenditori, questi ultimi sono stati convinti di pagare gran parte degli stipendi e anticipo TFR con questa nuova moneta. Quindi il lavoratore che appartiene a una delle società che adottato la nuova moneta complementare potrà chiedere un presti

Sardegna treni e ferrovie al collasso dopo l'alluvione

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Non sapevo se inserire questo articolo, forse uno sfogo, chiamatelo come voletelo sull'altro mio blog lukescrive che parla principalmente della mia regione Sardegna o in questo, alla fine ho deciso di postarlo in lukescintu . Sappiamo tutti quanti quello che è successo alle terra sarda la settimana scorsa, protagonista purtroppo in prima persona che ha subito la violenza di una natura schiavizzata dall'uomo, quell'acqua assassina che ha strappato la vita di 16 persone,( ieri c'è stata la 17 esima vittima) una signora ricoverata ancora per le conseguenze del mal tempo. Tralasciando l'aspetto umano vorrei addentrarmi in un altro problema i trasporti pubblici, meglio ancora i treni e collegamenti che in certe tratte dell'isola sono al vero collasso . Bene nel Medio Campidano l'unico binario a un certo punto nella tratta Pabillonis - San Gavino è sospeso nel vuoto,  Trenitalia è stato costretto a interrompere il collegamento.  Questo disservizio va a

La Sardegna non è mai da prima pagina nei TG nazionali

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In Sardegna può scoppiare anche la terza guerra mondiale che non avrà mai spazio in un TG nazionale . Per la cronaca, oggi sulla mia regione si è abbattuto per via del ciclone Cleopatra un nubifragio, mettendo  in ginocchio praticamente tutta l'isola, in particolare la mia provincia Oristano . È stato un pomeriggio che aveva i colori da fine del mondo,  lampi  che illuminavo a giorno la casa, mentre dal cielo una vera bomba d'acqua allagava ogni cosa. Su Facebook è possibile vedere dei video per capire quali danni ci siano in tutta la Sardegna. Eppure il Tg nazionale non ha ritenuto importante se una regione italiana, è in piena emergenza, alla mamma Rai che anche noi sardi paghiamo il canone non interessa se 40 persone dovranno dormire in una palestra, perché le loro case sono state allagate. Al telegiornale delle 20:00 sul primo canale poco importa se  i treni non hanno potuto viaggiare perché alcune stazioni inagibili, e l'autostrada un fiume in piena. Sono sicu

Vedi la Sardegna poi muori

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Salve a tutti, mi chiamo Massy Biagio , o almeno questo é il nickname che mi sono scelto su internet. Abito in centro Italia, in un posto magnifico, la mia città é stata fondata dagli etruschi, oltre 2.000 anni fa, forse è per questo che ho sempre avuto una certa curiosità per le antiche civiltà . Una delle più antiche civiltà italiane che mi hanno sempre affascinato é la civiltà nuragica . Ho fatto pure un video per cercare di comprendere - per me - e spiegare agli altri, l'importanza della civilizzazione in Sardegna. I nuraghe erano dei piccoli villaggi-fortezza che per quasi 1 millennio hanno contraddistinto la grande isola della Sardegna, ma che - secondo la mia opinione - sono poco conosciuti. Vi ricordate di aver studiato la civiltà nuragica nei libri di testo alla scuola dell'obbligo? Io no. Eppure era un popolo molto importante all'epoca, un popolo che usava la pirateria per avere un'egemonia nel mediterraneo. Ma quello che é ancora più interessante,

Tiscali fuori uso in tutta Italia: disservizi che ha lasciato senza linea milioni di utenti

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Questa mattina Tiscali esattamente dalle 6,30 era fuori uso in tutta Italia . La rete e il suo provider era letteralmente blackout . Il disservizio ha colpito non solo la Sardegna ma anche l'Italia lasciando senza rete milioni di utenti, e le stesse società che non hanno potuto lavorare nel web perché inabilitate. La frustrazione degli utenti si è riversata (probabilmente entrati su internet   con il loro smartphone), sulla pagina ufficiale di Tiscali su Facebook    e su Twitter. La cosa strana che lo stesso numero verde sembrava scomparso. Qualcuno ha parlato di un possibile attacco hacker. Ad ogni modo la macchina ha iniziato a funzionare verso le 11 40 nella mia zona, nel resto d'Italia a mezzogiorno. Qualche ora prima Tiscali hel desk aveva twittato:  " Questa mattina abbiamo un inconveniente tecnico su cui stiamo lavorando. Ci scusiamo per il disservizio e vi assicuriamo che stiamo facendo di tutto per ripristinare il servizio il prima possibile". Un po

Sardegna: Caretta Caretta la tartaruga marina salvata agonizzante dopo aver inghiottito un sacchetto di plastica

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Tutto è possibile in Sardegna dove in certe zone il tempo sembra essersi fermato, così mentre contempli il mare dal color turchese nell'oasi di Tavolara, puoi incontrare  la giovane tartaruga marina: Caretta Caretta. Ancora più emozionante quando in una giornata dove il sole è protagonista la tartaruga verrà rimessa in mare. Caretta era stata trovata agonizzante dopo aver inghiottito un sacchetto di plastica, che qualcuno ha gettato in mare senza preoccuparsi del'habit naturale, lei è riuscita a sopravvivere, altri invece avranno il destino segnato per mezzo di una busta. Augusto Navone - il direttore dell'Oasis ha spiegato che l'Aera Marina protetta a che fare quotidianamente con casi simili a quello di Caretta Caretta. Siamo di fronte a gente incivile non rispetta questo angolo di paradiso che si estende a nordest della Sardegna tra Capo Ceraso e le isole di Tavolara . Quando i casi appaiano disperati gli animali vengono mandati alla clinica veterinaria e att

Ecco Imparis l'agricoltura per il sociale in Sardegna

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In Sardegna è nata una nuova forma di fare agricoltura sostenibile e sociale dal nome semplice da ricordare Imparis . Scommettere sulle risorse del territorio sardo è un dovere per imprenditori e cooperative che hanno scelto una delle fonti primarie e peculiarità della Sardegna '' l'agricoltura''. Ovviamente parliamo di agricoltura sostenibile e sociale per chi vuole combattere il forte disagio economico collettivo che da sempre fa parte dell'isola. Imparis raggruppa 50 partner economici ed è stata costituita a luglio 2013, l 'obbiettivo come abbiamo detto è quello di dare peso all'agricoltura sarda e sociale nel fine di dare uno stipendio alle persone meno fortunate che ora sono senza una busta paga, inoltre far conoscere i prodotti della Sardegna fuori dall'isola. La presidente Giovanna Porcu ha detto '' Dietro i nostri prodotti o servizi c'è la storia di un riscatto, di un'emancipazione: quella di un ex detenuto piutto

10 cose da dire a un piromane

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E' trascorso il secondo giorno di devastazione nella mia terra e io non posso ,non riesco che pensare ad altro, dai primi accertamenti fatti sembra che 8 000 ettari di macchia mediterranea siano andati in fumo, anzi in cenere, poiché è tutto quel che resta dell'opera dell'uomo. Intanto su Facebook delle immagini immortalano degli uomini  della Protezione civile, Guarda Forestale, e Vigili del fuoco stremati dalla fatica. Ora   aspetto di vedere gli animali carbonizzat i dentro quel bosco di morte. Nella mia confusione ed emotività ecco: 10 cose da dire a un piromane in qualunque parte del mondo egli produca questo scempio. 1-  Rimani sempre nell'ombra poiché non hai una coscienza. 2- Se amavi la tua terra e i tuoi cari mai avresti potuto appiccare un incendio 3-  Al fuoco non si comanda  4 -  L'uomo primitivo si rivolterebbe dalla tomba, se verrebbe a conoscenza che il fuoco, la sua più importante scoperta viene usata da te per distruggere ciò che l&#

La Sardegna brucia per mano del solito uomo invisibile

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La Sardegna brucia per mano del solito uomo invisibile . Il 7 e l'8 agosto 2013 saranno ricordati per molto tempo, non solo per la calura estiva ma sopratutto per gli incendi che stanno devastando la Sardegna da nord a sud.  E' chiaro che c'è un disegno criminale che vuole cancellare la Sardegna per sempre.  Non siamo più di fronte a un rogo appiccato con intenzione per debellare delle erbacce affinché possa poi esserci un'erba migliore per il pascolo, qua c'è molto di più, qualcuno o più persone odiano quest'isola, vogliano lasciarci ai margini e farci morire lentamente. Un vero sardo non può che amare la propria terra e il patrimonio immenso naturalistico che malgrado tutto resiste alla crudeltà dell'uomo, è difficile credere che possa essere il contrario. Ho come un senso di frustrazione e tristezza per essere impotente di fronte a questo disastro. Su Facebook ho visto varie foto che hanno ripreso centinaia di ettari bruciati, ho notato da parte di

La Tomba della Scacchiera: ennesima scoperta archeologica sensazionale in Sardegna, ma cementata dalla Soprintendenza

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Non basterebbe una intera vita per riportare alla luce l'immenso patrimonio archeologico della Sardegna. Isola affascinante ma a tratti austera che cela nel proprio  sottosuolo delle verità storiche che  qualcuno preferisce lasciare al riposo eterno.  I Nuraghi, il simbolo per eccellenza dell'archeologia sarda è sicuramente una minima parte dei reperti visibili al visitatore, tra l'altro queste incredibili torri di pietre dell'epoca, nuragica sono incredibilmente simili ai Brochs della Scozia . Ancora una volta se c'è n'era bisogno, tutto questo ci fa pensare di come la Sardegna ha molti aspetti identici  alla cultura celtica, forse gli stessi celti in passato arrivati nell'isola, oppure i sardi sbarcati in Irlanda! Si dice che in Sardegna , siano stati riportati alla luce solo il 5% dei reperti storici, questo significa millenni di storia ancora incastonati sotto gli inferi del sottosuolo sardo. Tra le meraviglie: le tombe dei giganti che nessuna autor