Calciatori ma cosa avete da lamentarvi? Bravi siete voi il vero sciopero

Anche quest'anno il campionato di calcio italiano inizia tra polemiche e falsi proclami, se la memoria non m'inganna, dovrebbe essere la 3 stagione consecutiva che i calciatori aderiscono allo sciopero per la prima giornata!
Non capisco perché si lamentano, sono dei privilegiati, fanno un lavoro che gli piace e sono ultra pagati, la loro carriera dura sino ai 40 anni, molti smettono anche prima dei 36 e hanno un'avvenire assicurato.
Un operaio che guadagna 800 euro al mese, per 12 ore al giorno spaccandosi la schiena, paga regolarmente le tasse, perché voi no,? Perché dovete arraffarvi tutti quei milioni di euro, senza contare soldi extra, come sponsor e pubblicità!
Condivido il pensiero del Coni che i vostri sono solo interessi personali, lasciando la collettività come una cosa a voi estranea, non date una bella impressione di voi come uomini, il campione è anche fuori dal campo.
Dovreste essere d'esempio, ma l'unico esempio che siete per me è quello da evitare, peccato nel bene e nel male ho sempre seguito il calcio, anche scommettendo le mie 5€ settimanali, ma il calcio italiano ormai è specchio di una nazione: l'Italia ipocrita e finta perbenista, ecco perché quello che preferisco è un calcio meno conosciuto quale quello scozzese e lega inferiore inglese!
Speriamo domenica di vedere il calcio italiano all'opera. Lo sciopero è stato fatto per delle giuste cause, per una parità nel mondo sociale e del lavoro, si sciopera per un sacro-santo diritto, non si sciopera per un vizio, o per avarizia, e egoismo.
Concludo questo mio post con un pensiero ancora del Coni:
"Le regole dello sport sono sovrannazionali e tutti, dirigenti, tecnici e atleti, hanno il sacrosanto dovere di rispettarle. Nessuna disciplina sportiva né i suoi rappresentanti possono ritenersi moralmente e gerarchicamente superiori ad un'altra. Il mondo dello sport, per definizione, è disponibile ad accettare convivenze e mediazioni ma respinge – e continuerà a respingere – ricatti e prevaricazioni che non intimoriscono chi ha per legge l'autorità di disciplina, regolazione e gestione delle attività sportive in Italia".

Commenti

  1. non andate più agli stadi polentoni

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  2. Io sono tifosissima ma non posso negare che questa volta si sono dimostrati dei "pezzenti" (per essere delicata), una vergogna e un'offesa per chi lavora duramente e con fatica arriva alla fine del mese.

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