Google ancora nei guai in Corea del Sud
Ancora guai per Google in terra coreana, ieri gli uffici di Google in territorio coreano precisamente a Seul sono stati setacciati dalla Korean Fair Trade Commission, imputando la società di opprimere in modo no politic corret la concorrenza, avendo lasciato come unico motore di ricerca il suo in default sui telefoni Android.
Sembra che il raid sia stato fatto perché già lo scorso aprile, le imprese coreane che ospitano i servizi di ricerca sul Web avevano fatto espressa richiesta alla Fair Trade Commission locale di verificare su Google e sui metodi alquanto sleali per arginare la possibile e fastidiosa concorrenza. Non si è fatta attendere la risposta del colosso di Mountain View dettosi allo scuro di queste false accuse, il gigante della Rete ha sottolineato come l'alleanza con i produttori di dispositivi Android non comprenda l'esclusiva del loro prodotto e che chiunque ha il libero arbitrio su quali applicazioni e servizi installare.
Sembra che il raid sia stato fatto perché già lo scorso aprile, le imprese coreane che ospitano i servizi di ricerca sul Web avevano fatto espressa richiesta alla Fair Trade Commission locale di verificare su Google e sui metodi alquanto sleali per arginare la possibile e fastidiosa concorrenza. Non si è fatta attendere la risposta del colosso di Mountain View dettosi allo scuro di queste false accuse, il gigante della Rete ha sottolineato come l'alleanza con i produttori di dispositivi Android non comprenda l'esclusiva del loro prodotto e che chiunque ha il libero arbitrio su quali applicazioni e servizi installare.
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