Sogniamo tutti la Rivoluzione , però per fortuna tutti dopo ci svegliamo. Negli ultimi tre anni abbiamo guardato scorrere il sangue altrui, pensando che magari sarebbe stato bello vederne sgorgare un po’ dal corpo del nemico; poi si spegneva la Play Station e si riprendeva a vivere, in attesa della prossima battaglia da assaporare in diretta tv e dopo da dimenticare. Per esempio, che ne è stato della Libia nessuno se lo chiede più, anche se la camicia insanguinata di Gheddafi è stata venduta ad un’asta sul web. “Ci vorrebbe la Rivoluzione” è diventata una sorta di mantra. È quel condizionale che fa la differenza, che ci protegge. Come ci dà sicurezza avvolgerci di pacifismo, di bontà e di solidarietà. “No, mai la guerra!” si sente dire, perché noi siamo evoluti, perché noi siamo meglio, perché noi abbiamo la democrazia, e il voto. Ed ora abbiamo anche le primarie che faranno fuori il PD, finalmente, che riporteranno l’Italia e il mondo a sinistra, là dove si deve stare per u...