MALATA DI ALZHEIMER COPERTA DI FORMICHE NEL LETTO DI OSPEDALE
Ottantenne malata di Alzheimerlasciata una notte in un letto di ospedale invaso dalle formiche. È successo nel reparto Medicina al primo piano del nosocomio di via don Minzoni, adAlghero. La scoperta è stata fatta ieri alle 8 dalla figlia dell'anziana paziente: una pensionata malata da tempo e ormai incapace di muoversi e di parlare.
Quando la donna è andata a trovare la madre, per farle fare colazione, appena è entrata nella stanza è rimasta agghiacciata alla vista di minuscoli insetti che ricoprivano il corpo inerme. La paziente era adagiata sul letto vicino alla finestra da dove, molto probabilmente, è entrata la colonia di insetti.
La donna è rimasta inorridita e, dopo aver liberato la madre dalle formiche, ha chiesto spiegazioni al personale. "Una infermiera mi ha detto che mia madre era stata cambiata due volte, durante la notte, proprio perchéc'erano formiche nel suo letto - racconta la donna -. Nessuno però si è preoccupato di spostare mamma in un'altra stanza o in un altro letto. Questo è successo solo dopo che sono intervenuta".
Pochi minuti dopo la scoperta, nel nosocomio sono arrivati i carabinieri chiamati dalla figlia dell'anziana: una pensionata malata da tempo e che era stata ricoverata pochi giorni prima per l'aggravarsi delle condizioni generali. Sulla vicenda sono in corso due tipi diversi di accertamenti che potrebbero confluire in un'unica inchiesta, se la Procura della Repubblica riterrà di doverne aprire una.
Ieri mattina i militari della stazione hanno chiesto il supporto dei Nas, i quali hanno ispezionato il reparto e interrogato i testimoni e il personale in servizio. Anche la direzione sanitaria dell'ospedale ha aperto una inchiesta interna. "Abbiamo interessato la direzione sanitaria aziendale - spiega il direttore dell'ospedale Elio Manca - alla quale forniremo una dettagliata relazione".
Ieri mattina Manca si è scusato con la figlia della paziente e le ha assicurato che sarà fatta luce sull'accaduto e sulle eventuali responsabilità. La stanza dove si è verificato l'episodio, la numero 5 al primo piano del complesso ospedaliero, è stata immediatamente sottoposta a disinfestazione. Le versioni dell'episodio sono discordanti solo sul numero delle formiche che durante la notte hanno invaso il letto e il corpo inerme della malata.
Secondo la Asl si trattava di "alcune formiche", mentre la figlia dell'anziana racconta di una quantità impressionante di insetti. "Mia madre ne aveva anche in bocca - racconta la donna -. Si tratta di una donna molto malata che non muove più neppure le mani. Chissà quante ore è rimasta in quelle condizioni". Dopo avere ripulito la madre, la donna si è rivolta prima a una infermiera e poi alla dottoressa di turno.
"Ho chiesto perché avevano lasciato mia madre in quel letto, dopo che si erano resi conto che era pieno di formiche - racconta al telefono con voce turbata la donna -. Mi sono sentita rispondere che la paziente non poteva essere spostata senza autorizzazione. Allora ho chiamato i carabinieri". La figlia dell'anziana per il momento si preoccupa solo del benessere della madre. "È stata trasferita in un'altra stanza e sono qui accanto a lei - spiega -. Domani, a mente fredda, deciderò se presentare o meno una denuncia alla magistratura". Intanto, però, i carabinieri e la direzione sanitaria dell'ospedale sono già al lavoro.
Fonte: Regione Sardegna
Quando la donna è andata a trovare la madre, per farle fare colazione, appena è entrata nella stanza è rimasta agghiacciata alla vista di minuscoli insetti che ricoprivano il corpo inerme. La paziente era adagiata sul letto vicino alla finestra da dove, molto probabilmente, è entrata la colonia di insetti.
La donna è rimasta inorridita e, dopo aver liberato la madre dalle formiche, ha chiesto spiegazioni al personale. "Una infermiera mi ha detto che mia madre era stata cambiata due volte, durante la notte, proprio perchéc'erano formiche nel suo letto - racconta la donna -. Nessuno però si è preoccupato di spostare mamma in un'altra stanza o in un altro letto. Questo è successo solo dopo che sono intervenuta".
Pochi minuti dopo la scoperta, nel nosocomio sono arrivati i carabinieri chiamati dalla figlia dell'anziana: una pensionata malata da tempo e che era stata ricoverata pochi giorni prima per l'aggravarsi delle condizioni generali. Sulla vicenda sono in corso due tipi diversi di accertamenti che potrebbero confluire in un'unica inchiesta, se la Procura della Repubblica riterrà di doverne aprire una.
Ieri mattina i militari della stazione hanno chiesto il supporto dei Nas, i quali hanno ispezionato il reparto e interrogato i testimoni e il personale in servizio. Anche la direzione sanitaria dell'ospedale ha aperto una inchiesta interna. "Abbiamo interessato la direzione sanitaria aziendale - spiega il direttore dell'ospedale Elio Manca - alla quale forniremo una dettagliata relazione".
Ieri mattina Manca si è scusato con la figlia della paziente e le ha assicurato che sarà fatta luce sull'accaduto e sulle eventuali responsabilità. La stanza dove si è verificato l'episodio, la numero 5 al primo piano del complesso ospedaliero, è stata immediatamente sottoposta a disinfestazione. Le versioni dell'episodio sono discordanti solo sul numero delle formiche che durante la notte hanno invaso il letto e il corpo inerme della malata.
Secondo la Asl si trattava di "alcune formiche", mentre la figlia dell'anziana racconta di una quantità impressionante di insetti. "Mia madre ne aveva anche in bocca - racconta la donna -. Si tratta di una donna molto malata che non muove più neppure le mani. Chissà quante ore è rimasta in quelle condizioni". Dopo avere ripulito la madre, la donna si è rivolta prima a una infermiera e poi alla dottoressa di turno.
"Ho chiesto perché avevano lasciato mia madre in quel letto, dopo che si erano resi conto che era pieno di formiche - racconta al telefono con voce turbata la donna -. Mi sono sentita rispondere che la paziente non poteva essere spostata senza autorizzazione. Allora ho chiamato i carabinieri". La figlia dell'anziana per il momento si preoccupa solo del benessere della madre. "È stata trasferita in un'altra stanza e sono qui accanto a lei - spiega -. Domani, a mente fredda, deciderò se presentare o meno una denuncia alla magistratura". Intanto, però, i carabinieri e la direzione sanitaria dell'ospedale sono già al lavoro.
Fonte: Regione Sardegna
Ormai abbiamo raggiunto il limite, il senso civile e la pietà per gli altri, soprattutto da parte di chi, certi lavori dovrebbe farli per vocazione, sono estinti.
RispondiEliminaChe schifo, spero che quella gentaglia paghi!
dura realtà
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