100 miliardi di euro “italiani” nascosti nelle banche svizzere
Italia – (Express-news.it) Secondo le stime del Tesoro, ma anche dell’Agenzia delle Entrate, sarebbero presenti oltre 100 miliardi di euro “italiani” nascosti nelle banche svizzere. Ma dal governo italiano, guidato da Mario Monti, che della lotta all’evasione, almeno a parole, sembra voler fare uno dei suoi punti di forza, non è mai arrivata nessuna richiesta di liste evasori alla Svizzera, vero paradiso fiscale incastonato nel cuore dell’Europa.
Perfino la Grecia ha chiesto agli elvetici, fiera razza di finanzieri e banchieri arricchiti con i soldi degli evasori fiscali di mezzo mondo, di avere almeno il valore totale dell’imposta non pagata in tanti anni di evasione dei suoi concittadini. Il ministro greco Plaskovitis fa sapere di aver scritto tempo fa una lettera all’indirizzo del rappresentante del Ministero delle Finanze svizzero, senza però ricevere una risposta, e ti pareva.
Ma l’Italia nulla.
Germania e Inghilterra hanno firmato un accordo che entrerà in vigore nel 2013 di questo genere: chi detiene soldi in Svizzera in modo illecito attraverso conti cifrati che garantiscono l’anonimato deve pagare un’imposta secca che oscilla tra il 19% e il 34% del gruzzolo depositato fino a quel momento se di provenienza tedesca e tra il 20% e il 25% se di provenienza inglese (a seconda della cifra).
Ma l’Italia nulla.
Gli Stati Uniti hanno sguinzagliato perfino ex-agenti del Mossad israeliano, nel tentare di stanare gli intestatari di conti cifrati presso le banche elvetiche, con scarsi risultati, ma almeno ci hanno provato.
Ma l’Italia nulla.
Un governo di banchieri che si mette a litigare con altri banchieri, svizzeri? Non sembra uno scenario praticabile, molto meglio prendersela con i pensionati, con i lavoratori onesti costretti a dover dichiarare tutto il reddito, con le persone disabili e malate, a cui vengono negate prestazioni sanitarie ed imposti ticket.
Anche perchè i soldi italiani nascosti in svizzera non appartengono mica a queste categorie, ma a partiti politici italiani, al clero, ad imprenditori disonesti e senza scrupoli, e molto probabilmente a qualche “tecnico” che ci governa senza titolo.
Perfino la Grecia ha chiesto agli elvetici, fiera razza di finanzieri e banchieri arricchiti con i soldi degli evasori fiscali di mezzo mondo, di avere almeno il valore totale dell’imposta non pagata in tanti anni di evasione dei suoi concittadini. Il ministro greco Plaskovitis fa sapere di aver scritto tempo fa una lettera all’indirizzo del rappresentante del Ministero delle Finanze svizzero, senza però ricevere una risposta, e ti pareva.
Ma l’Italia nulla.
Germania e Inghilterra hanno firmato un accordo che entrerà in vigore nel 2013 di questo genere: chi detiene soldi in Svizzera in modo illecito attraverso conti cifrati che garantiscono l’anonimato deve pagare un’imposta secca che oscilla tra il 19% e il 34% del gruzzolo depositato fino a quel momento se di provenienza tedesca e tra il 20% e il 25% se di provenienza inglese (a seconda della cifra).
Ma l’Italia nulla.
Gli Stati Uniti hanno sguinzagliato perfino ex-agenti del Mossad israeliano, nel tentare di stanare gli intestatari di conti cifrati presso le banche elvetiche, con scarsi risultati, ma almeno ci hanno provato.
Ma l’Italia nulla.
Un governo di banchieri che si mette a litigare con altri banchieri, svizzeri? Non sembra uno scenario praticabile, molto meglio prendersela con i pensionati, con i lavoratori onesti costretti a dover dichiarare tutto il reddito, con le persone disabili e malate, a cui vengono negate prestazioni sanitarie ed imposti ticket.
Anche perchè i soldi italiani nascosti in svizzera non appartengono mica a queste categorie, ma a partiti politici italiani, al clero, ad imprenditori disonesti e senza scrupoli, e molto probabilmente a qualche “tecnico” che ci governa senza titolo.
fonte: express - news .it
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