Il primo novembre i cimiteri diventano dei giardini, e gli altri giorni dell'anno? Neanche un fiore
Come ogni anno. per il giorno di tutti i Santi i cimiteri d'Italia diventano delle vere serre floreali, un giardino che abbellisce una pietra fredda e consumata dal tempo. Venditori di fiori che in questi tre giorni guadagnano per tutto il mese ( forse anche di più). Ma quello che trovo triste, che troppe persone visitano i propri cari solamente per questa ricorrenza neanche per il due novembre ( il giorno dei morti), non sarà per caso una gara a chi ha creato la migliore composizione floreale? E' quando passata la settimana di tutti i Santi, i fiori iniziano a invecchiare e appassire, il Cimitero ritorna: un campo sbiadito, fatto solo di tombe senza neanche il più semplice di un garofano, o almeno per la metà dei loculi. E' sempre stato questo per gran parte dell'anno e lo sarà per sempre.
Ma in fondo ai defunti cosa importa, se nella loro tomba per il primo novembre hanno accanto alla loro foto fiori costosi, se poi non vedono più i loro familiari passare per un intero anno. Trovo più sincero essere seppellito in terra a contatto con ciò che siamo stati "essenza della madre terra," e i fiori che crescono accanto alla fossa, frutto della natura senza nessuna convenzione.
Leggevo che ogni anno per questa commemorazione si spendono 400 milioni di euro, la gente sembra impazzita, file di macchine per trovare un parcheggio al campo santo. Forse sarà un modo per avere la coscienza pulita e per paura di essere criticati dal vicino? Ma ai morti che gli frega, se c'è una seconda vita come si dice, loro hanno bisogno di essere calcolati anche il 17 agosto o 3 novembre. Ma in fondo è questione se aver provato un intenso sentimento per quella persona quando era in vita, perché trovo impossibile che l'amore possa anch'esso morire con la dipartita di quella persona, è l'anima sia stata solo un'inutile utopia.
Ma in fondo ai defunti cosa importa, se nella loro tomba per il primo novembre hanno accanto alla loro foto fiori costosi, se poi non vedono più i loro familiari passare per un intero anno. Trovo più sincero essere seppellito in terra a contatto con ciò che siamo stati "essenza della madre terra," e i fiori che crescono accanto alla fossa, frutto della natura senza nessuna convenzione.
Leggevo che ogni anno per questa commemorazione si spendono 400 milioni di euro, la gente sembra impazzita, file di macchine per trovare un parcheggio al campo santo. Forse sarà un modo per avere la coscienza pulita e per paura di essere criticati dal vicino? Ma ai morti che gli frega, se c'è una seconda vita come si dice, loro hanno bisogno di essere calcolati anche il 17 agosto o 3 novembre. Ma in fondo è questione se aver provato un intenso sentimento per quella persona quando era in vita, perché trovo impossibile che l'amore possa anch'esso morire con la dipartita di quella persona, è l'anima sia stata solo un'inutile utopia.
Io la penso come te, oggi non ci sono andata al cimitero, mi viene la nausea a vedere lo spettacolo di gente che molla fiori freschi sulla tomba quando fino al giorno prima c'erano fiori di stoffa vecchi di mesi... e magari non dice neppure una preghiera...
RispondiEliminaIl consumismo ha fregato pure i morti
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