Il tonno mangia la plastica, e noi ci mangiamo il tonno
In base a una nuova ricerca effettuata alla Hawaii, si è scoperto che i pesci predatori degli oceani, tra cui il tonno mangia anche della plastica, e l'uomo l'ultimo predatore mangia il tonno. Perciò è allarme sulla nostra salute essendo i consumatori finali della catena.
In sei anni i ricercatori hanno analizzato una grossa quantità di pesci, dove si è potuto appurare che su 10 esemplari, sette avevano tracce di rifiuti quali la plastica nello stomaco. L'Opath è il pesce con la più altas percentuale a ingerire il solido incriminato.
Sebbene i risultati non possono che preoccupare sulle conseguenze della salute dell'uomo, dall'altra non si conosce ancora per certo quale sia la vera gravità. Ma è chiaro che nel corso della loro vita, e all'interno della catena alimentare i pesci ( in particolare i predatori) ingeriscono qualche sostanza inquinante proveniente dalla plastica.
Non solo Oceano- Purtroppo il problema non riguarda solo l'Oceano ma anche i nostri mari, come il Mediterraneo, che da come riportato tramite uno studio fatto dall'Agenzia Federale dell'ambiente tedesca insieme alla Commissione Ue, è presente addirittura l'80% dei rifiuti nelle acque. Infine le micro particelle di plastiche con dimensioni inferiori a 5 millimetri ostacolano la riproduttività delle balenottere.
foto: via[wikimedia commons]
In sei anni i ricercatori hanno analizzato una grossa quantità di pesci, dove si è potuto appurare che su 10 esemplari, sette avevano tracce di rifiuti quali la plastica nello stomaco. L'Opath è il pesce con la più altas percentuale a ingerire il solido incriminato.
Sebbene i risultati non possono che preoccupare sulle conseguenze della salute dell'uomo, dall'altra non si conosce ancora per certo quale sia la vera gravità. Ma è chiaro che nel corso della loro vita, e all'interno della catena alimentare i pesci ( in particolare i predatori) ingeriscono qualche sostanza inquinante proveniente dalla plastica.
Non solo Oceano- Purtroppo il problema non riguarda solo l'Oceano ma anche i nostri mari, come il Mediterraneo, che da come riportato tramite uno studio fatto dall'Agenzia Federale dell'ambiente tedesca insieme alla Commissione Ue, è presente addirittura l'80% dei rifiuti nelle acque. Infine le micro particelle di plastiche con dimensioni inferiori a 5 millimetri ostacolano la riproduttività delle balenottere.
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