In inverno meno casi di impetigine

Recenti ricerche scientifiche di importanti Università italiane hanno potuto constatare che in inverno vi è una minore diffusione di malattie contagiose se si esclude, naturalmente, il caso dell’influenza e dei sintomi da raffreddamento.  I risultati della statistica su un importante campione di adulti e di bambini hanno messo in evidenza che in estate le malattie infettive (in particolare della pelle) aumentano di circa il 20 %: tra queste possiamo indicare in particolare l’impetigine, una malattia della pelle particolarmente contagiosa che colpisce le persone di tutte le fasce d’età.

Ma a cosa attribuire questa escalation di casistiche di contagio nel periodo estivo e una diminuzione in quello invernale? Tutte le persone avrebbe pensato invece il contrario.
Vediamone le motivazioni: il freddo è causa di raffreddore, influenza e sintomatologia influenzale che varia da persone a persona. Ma il freddo scongiura il moltiplicarsi di batteri, virus e bacilli che sono invece la causa di infezione e di trasmissione di molte altre malattie come, appunto, l’impetigine.

Nel caso dell’impetigine bisogna fare i conti inoltre con la sua particolare contagiosità: in estate ci si veste di meno, si suda di più e con più facilità si entra in contatto con i liquidi biologici (come sudore e saliva) delle altre persone. In più la sabbia del mare sfrega la pelle rendendola sicuramente più levigata ma anche, attraverso delle piccole ferite, più facile da penetrare. I virus dell’impetigine hanno via libera quindi verso il resto del corpo. Un consiglio che ci sentiamo di darvi e di applicare subito dopo il bagno di sole delle creme idratanti e restitutive sulla pelle sia di adulti che di bambini.

Quest’ultimi sono sicuramente più esposti al contagio ma anche gli adulti non ne sono per niente immuni. Attenzione inoltre a non trascurare l’impetigine in quanto vi sono numerose problematiche correlate alla mancata cura e terapia.

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