Siria, Usa, Russia, Nato, Ucraina: un bel “papocchio”

Una situazione di stallo, nella quale una decisione immediata diventa sempre più difficile. La situazione politica in Crimea diventa sempre più complicata: l’Ucraina cerca da tempo di affiliarsi all’Unione Europea, diventando dunque un vero point break tra oriente ed occidente. Addirittura, la Crimea potrebbe rivendicare con spirito secessionista la propria indipendenza dall’Ucraina. Ma il vero nodo della questione è ovviamente strategico-militare. Se dovesse crollare la Crimea, seguirebbe a catena la Siria di Assad, e la nuova situazione geopolitica europea, alla quale si aggiungerebbero questi due territori, creerebbe una situazione più favorevole agli Stati Uniti a discapito della Russia, che perderebbe molto del proprio potere navale. Mentre la Siria viene occupata da seimila soldati Russi in queste ultime ore, in barba ad ogni sovranità nazionale, c’è da domandarsi in che modo possa essere trovato il bandolo della matassa per una soluzione pacifica e diplomatica. Mai come stavolta, l’Europa è geograficamente in prima linea, anche con le numerose basi NATO tutt’ora presenti in Italia, che della Crimea ricorda solo (ma non tutti, immagino) le battaglie del 1855, che hanno segnato un importante passaggio verso la consacrazione dell’unità nazionale. Dal canto nostro, la difficile situazione politica non fa che confermare la nostra debolezza in ambito internazionale: pur orbitando nell’area NATO, dipendiamo energeticamente dalla Russia, dalla quale importiamo gas e petrolio. Tuttavia ricordiamo come Le relazioni fra l’Ue e la Russia non si limitano al commercio e all’energia. Fra il 1991 e oggi, l’Ue ha fornito assistenza finanziaria alla Russia per circa 2,8 miliardi di euro. Con il rafforzarsi dell’economia russa, l’assistenza finanziaria si è trasformata in partecipazione a progetti specifici in quattro aree di cooperazione. Insomma: un bel “papocchio”. Mai come oggi, possiamo sentirci vicini a quello che tanti scrittori hanno in passato immaginato come un terzo, grande conflitto mondiale. E, come accade nelle grandi battaglie di Risiko, mentre la Nato si dimostra intrasigente, la Germania si schiera con Putin…

( @giannipuglisi)

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