Formazione e lavoro: psicologia del lavoro

psicologia del lavoro
Intraprendere una carriera universitaria comporta un grande investimento, sia in termini di tempo che di denaro. Per questo è importante scegliere con attenzione il percorso che si vuole seguire, di modo che questo possa garantire un lavoro al termine degli studi. La formazione triennale non è quasi mai sufficiente a soddisfare i requisiti richiesti per una buona occupazione, qualsiasi strada si voglia intraprendere.

Di conseguenza la scelta della specializzazione è determinante al fine di inserirsi al meglio nel settore in cui si intende lavorare. Psicologia è una di queste, infatti al termine dei primi tre anni è necessario operare una scelta più mirata. Le opzioni sono tante, ma non tutte hanno la stessa possibilità di assicurare un futuro impiego di una certa caratura. Tra le specialistiche che ultimamente riescono ancora ad offrire delle buone probabilità di inserimento nelle aziende c'è Psicologia del lavoro.

Questo indirizzo consente di operare nel campo della gestione e dello sviluppo delle risorse umane. Grazie alle università telematiche come Unicusano, è inoltre possibile iscriversi ai corsi seguendo le lezioni comodamente online. Per accedere a tutte le informazioni necessarie all'iscrizione al corso di laurea in Scienze Psicologiche del Lavoro è 
sufficiente visitare questa pagina.

L'ammissione al corso di laurea richiede il superamento di un test di idoneità, valutando le conoscenze dello studente in campo matematico, fisico/chimico/biologico, socio-antropologico, epistemologico oltre alle eventuali abilità espressive, logiche e numeriche. Nel caso non si riuscisse a passare il test in modo pienamente soddisfacente esiste la possibilità di essere comunque ammessi al corso, anche se sullo studente graveranno alcuni obblighi formativi extra.

Lo psicologo del lavoro è a tutti gli effetti un professionista, perciò dopo aver compiuto il ciclo di studi sarà necessario sostenere l'esame di Stato e registrarsi all'Albo. Per svolgere questa professione è inoltre richiesta la conoscenza di almeno una lingua straniera, oltre ad una buona dimestichezza con le tecnologie informatiche.

Il suo ruolo all'interno dell'azienda è quello di gestire, sviluppare, acquisire e selezionare il personale. Inoltre cerca di capire le caratteristiche attitudinali, sociali, intellettuali e motivazionali dei soggetti analizzati, tramite una serie di test o colloqui orali. Si occupa di esprimere una valutazione sia sul personale già sotto contratto che sui nuovi candidati, e redige un profilo accurato per ognuno di essi.

Tra le sue funzioni c'è anche quella di fornire assistenza ai singoli individui circa le scelte da intraprendere, attività meglio identificata come '
career consulting'. Queste possono aver bisogno di suggerimenti su come migliorare la propria posizione lavorativa, o come modificarla in modo funzionale alle esigenze del momento.

Uno campi di analisi principale è la valutazione dello stress da lavoro. Il suo giudizio influirà sulle scelte aziendali riguardo il carico di lavoro da affidare a ogni impiegato e sulle eventuali implicazioni che le procedure adottate avranno sui dipendenti. L'obiettivo dell'azienda è quello di mantenere alta la produttività senza affaticare eccessivamente il suo personale, fornendogli quotidianamente gli stimoli adatti senza ledere l'equilibrio psico-fisico.

Un professionista in questo campo, oltre ai requisiti inerenti il titolo di studio, deve avere una naturale predisposizione all'ascolto, all'analisi delle informazioni recepite e una grande dote comunicativa. Senza questi elementi, tra l'altro essenziali per qualsiasi tipo di psicologo, sarà difficile svolgere al meglio la professione.

Commenti

Post popolari in questo blog

La Musica: una potente energia e medicina naturale

Il complicato mondo del segno del cancro

L'Edicola: un bene da preservare