10 verità che nessuno conosce sui Samurai
Il mondo dei Samurai è un universo affascinante ma nel contempo intricato. Guerrieri dediti al sacrificio, anche se a volte avevano la fama di essere dei mercenari, affamati ricercatori d'oro, assassini e vagabondi. Cerchiamo di capire meglio chi incarnava questa mitica figura medievale in Giappone grazie alla guida: 10 verità che nessuno conosce dei Samurai
1 - I Samurai non sempre erano d'elite - Abbiamo sempre pensato che i Samurai erano la forza d'elite dell'esercito giapponese, invece questi erano dei fanti chiamati ashigaru. Gli ashiguru inizialmente erano dei contadini, ma in seguito furono addestrati a combattere imparando le tecniche più sopraffine.
il Giappone antico aveva 3 tipi di Samurai: ashigaru e ji-samurai. Ji-samurai.
2 - Samurai cristiani - L'arrivo dei missionari gesuiti nel sud del Giappone portò per alcuni daimyo a convertirsi al cristianesimo. La loro conversione era più a carattere militare europea che religiosa.
3 - Testa del nemico - Mostrare la testa di un nemico era un dovere per un samurai. Le capocce venivano portate al daimyo ( signore feudale). Ogni testa veniva lavata e pettinata, poi messa su un piccolo supporto di legno ed etichettata con i nomi della vittima e dell'assassino.
4 - Si ritirarono dalla battaglia - Molti samurai erano desiderosi di combattere fino alla morte piuttosto che affrontare il disonore. Daimyo, tuttavia conosceva che le buone tattiche militari includevano anche il fattore ritirata.
5 - Identità - Alcuni samurai nelle battaglie in particolare contro i mongoli, indossarono la bandiera sulla schiena per rappresentare il loro pedigree. Molti andarono oltre con caschi elaborati con corna di bufalo, piume di pavone, qualsiasi cosa per attirare un degno avversario, la cui sconfitta avrebbe guadagnato loro onore e ricchezza.
6 - Pirata samurai - Nel 13 ° secolo l'agricoltura in Giappone era al collasso, questo diede il via a un'epoca di pirateria asiatica, cui i capi erano samurai. Queste figure venivano chiamate wokou. A causa delle loro razzie ci furono delle controversie internazionali tra Cina, Corea e Giappone.
7 - Seppuku - Seppuku, o suicidio rituale, era il modo dei samurai per preservare il suo onore di fronte alla sconfitta. Ma mentre i samurai erano desiderosi di porre fine alla loro vita con onore, il daimyo era più preoccupato di mantenere integro il proprio esercito. Per questo era una pratica non vista bene, come invece tutti noi abbiamo sempre creduto.
8 - Samurai all'estero - Molti samurai trovarono fortuna all'estero, tra le prime nazioni ad arruolare dei samurai fu la Spagna.
9 - Massacro dei contadini - Dopo che il Giappone fu unificato, la figura del samurai perse valore, trovandosi senza nessuna guerra da combattere. Questo significava pochi soldi e nessun compenso da parte dei signori. Caduti praticamente in disgrazia iniziarono a zappare i campi per un po' di riso. Spesso succedeva per avere quel piccolo pezzo di terra da coltivare di scontrarsi con i veri contadini che venivano uccisi dai samurai.
10 - Come tutto si è concluso - Negli ultimi 250 anni della loro storia i samurai stavano lentamente trasformandosi in poeti, studiosi e burocrati. L'Hagakure, forse il libro più importante di come essere un samurai, fu scritto da un samurai che visse e morì senza partecipare a una sola guerra.
1 - I Samurai non sempre erano d'elite - Abbiamo sempre pensato che i Samurai erano la forza d'elite dell'esercito giapponese, invece questi erano dei fanti chiamati ashigaru. Gli ashiguru inizialmente erano dei contadini, ma in seguito furono addestrati a combattere imparando le tecniche più sopraffine.
il Giappone antico aveva 3 tipi di Samurai: ashigaru e ji-samurai. Ji-samurai.
2 - Samurai cristiani - L'arrivo dei missionari gesuiti nel sud del Giappone portò per alcuni daimyo a convertirsi al cristianesimo. La loro conversione era più a carattere militare europea che religiosa.
3 - Testa del nemico - Mostrare la testa di un nemico era un dovere per un samurai. Le capocce venivano portate al daimyo ( signore feudale). Ogni testa veniva lavata e pettinata, poi messa su un piccolo supporto di legno ed etichettata con i nomi della vittima e dell'assassino.
4 - Si ritirarono dalla battaglia - Molti samurai erano desiderosi di combattere fino alla morte piuttosto che affrontare il disonore. Daimyo, tuttavia conosceva che le buone tattiche militari includevano anche il fattore ritirata.
5 - Identità - Alcuni samurai nelle battaglie in particolare contro i mongoli, indossarono la bandiera sulla schiena per rappresentare il loro pedigree. Molti andarono oltre con caschi elaborati con corna di bufalo, piume di pavone, qualsiasi cosa per attirare un degno avversario, la cui sconfitta avrebbe guadagnato loro onore e ricchezza.
6 - Pirata samurai - Nel 13 ° secolo l'agricoltura in Giappone era al collasso, questo diede il via a un'epoca di pirateria asiatica, cui i capi erano samurai. Queste figure venivano chiamate wokou. A causa delle loro razzie ci furono delle controversie internazionali tra Cina, Corea e Giappone.
7 - Seppuku - Seppuku, o suicidio rituale, era il modo dei samurai per preservare il suo onore di fronte alla sconfitta. Ma mentre i samurai erano desiderosi di porre fine alla loro vita con onore, il daimyo era più preoccupato di mantenere integro il proprio esercito. Per questo era una pratica non vista bene, come invece tutti noi abbiamo sempre creduto.
8 - Samurai all'estero - Molti samurai trovarono fortuna all'estero, tra le prime nazioni ad arruolare dei samurai fu la Spagna.
9 - Massacro dei contadini - Dopo che il Giappone fu unificato, la figura del samurai perse valore, trovandosi senza nessuna guerra da combattere. Questo significava pochi soldi e nessun compenso da parte dei signori. Caduti praticamente in disgrazia iniziarono a zappare i campi per un po' di riso. Spesso succedeva per avere quel piccolo pezzo di terra da coltivare di scontrarsi con i veri contadini che venivano uccisi dai samurai.
10 - Come tutto si è concluso - Negli ultimi 250 anni della loro storia i samurai stavano lentamente trasformandosi in poeti, studiosi e burocrati. L'Hagakure, forse il libro più importante di come essere un samurai, fu scritto da un samurai che visse e morì senza partecipare a una sola guerra.
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