Quando arriva il blocco dello scrittore

In quattro anni di blogging ho avuto periodi di blocco totale chiamato dello scrittore. Da qualche tempo mi trovo di nuovo con lo stesso problema non so più cosa scrivere, ho alcuni post pronti in bozza, ma sinceramente il problema è un altro, tenere un filo logico per tutto il blog. In questo spazio ho trattato vari argomenti, ma qua casca l'asino,  è davvero dura parlare sempre dello stesso tema, postare articoli inerenti l'uno con l'altro. In poche parole non uscire dalla nicchia che ti sei costruito. Scrivo di storia ma non sono un professore per poterlo fare, poi ci sono già i libri e Wikipedia, quindi mollo questo argomento, anche se mi piace davvero? Ho provato a stilare liste di eventi e persone, fino a scrivere di canzoni allegre. Dalla serie tutto fa brodo. Eppure qualche piccola soddisfazione me la sono presa: avere alcuni post primi su Google o in prima pagina; ma come vedete non sono correlati tra di loro, tranne quelli sulla Pasqua. Perché in fondo il blog è incentrato sulla cultura, ma qua è come affogare dentro un oceano, c'è troppo da dire. Dovrei selezione l'argomento dell'argomento fino a da arriva a un'unica cosa! I mie post primi su Google:


Probabilmente c'è ne sono anche altri ma che ora non ricordo.


Scrivere non è fatica ma piacere


Negli ultimi post ho fatto una fatica immane per terminarli. Scrivevo senza averne voglia, quasi obbligato Questo non va bene. Il primo input per tenere vivo un blog è proprio la passione, l'entusiasmo nel raccontare una storia, condividere le tue conoscenze con gli altri. Certo che quando hai il blocco dello scrittore e senti quasi una sorta di dovere morale per riempire un foglio non ha molto senso continuare. Già non c'è cosa peggiore per un blogger: di scrivere senza avere passione per quello che stai facendo. È ancora più terribile  se si tratta del tuo blog. Poi il coinvolgimento con il pubblico? Dov'è? Non esiste più? Ho un migliore riscontro e molti più commenti ultimamente pubblicando i miei scritti su Ok Notizie che sul mio spazio.

 A me dispiace scrivere tutto questo, probabilmente mi sto facendo una cattiva pubblicità - ma non ho neanche voglia di fingere -  mi manca l'entusiasmo, forse le idee. Meglio mi manca l'emozione di rileggere i miei nuovi post. Magari stare un po in silenzio mi farà bene, forse già da domani mi smentirò pubblicando un nuovo articolo. Per ora è già tanto che sono riuscito a buttare giù qualche pensiero; alla faccia del blocco dello scrittore malato di blogger.

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