Come si festeggia Pasqua in Islanda



Pasqua in islandese si dice Pàskar: una festività che comprende cinque giorni dal Giovedì Santo a Lunedì di Pasquetta. Scuole e uffici sono chiusi, rimangono aperti solo per il giovedì alcuni negozi di generi alimentari. Ma vediamo nel dettaglio come si festeggia la Pasqua in Islanda

Come vivono la Pasqua i vichinghi


  • La maggior parte degli islandesi è atea solo alcuni frequenta regolarmente una funzione religiosa. Quindi è abbastanza strano vedere quasi tutti i negozi a partire dal giovedì santo sbarrati con l'insegna '' chiuso per ferie'', a parte qualche negozio di genere alimentare, non si sa mai dovesse arrivare una tempesta di neve e la genta ha bisogno di fare scorta di cibo.
  •   Turista per scelta -  Molte famiglie per il periodo pasquale decidono di fare una vacanza fuori porta, possibilmente della durata di tutto il tempo di Pasqua. Chi addirittura preferisce un viaggio all'estero, altri partano in direzione festival musicale nella città di Ísafjörður. Così la capitale diventa una città fantasma. Se passate a Reykjavik proprio nel periodo di Pasqua è non volete girarvi i pollici tutto il tempo provate a consultare il sito turistico della capitalec: http://visitreykjavik.is/what-to-do
  • Deliziose uova di Pasqua decorate - Chi l'ha detto che il cioccolato più buono è solo svizzero, gli islandesi sanno il fatto loro. Ad esempio le uova di Pasqua dell'isola di ghiaccio (Páskegg) sono incredibilmente buone: decorate con disegni che inneggiano la bella stagione: pulcini, fiori è l'uovo intero ornato da un arcobaleno con diversi dolci. Ci sono anche delle parole incomprensibili per gli stranieri (inutile tradurle in inglese). Se vi viene voglia di mangiare un uovo di Pasqua islandese ecco il link dove poterlo ordinare.
  • Pigrizia -  Per quasi la totalità degli islandesi Pasqua vuol dire solo una cosa '' pigrizia allo stato puro. L'unico movimento consentito è quello della mano mentre prende un altro pezzo di cioccolato, dopo si beve per digerire una quantità esorbitante di coca cola, circa 2,5 litri a testa. Già perché gli amici islandesi oltre a essere dei vichinghi sono anche tra i maggiori consumatori europei di coca cola.

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