Dai romani, assiri e celti: Come festeggiavano l'equinozio di primavera



Il 20 marzo alle ore 22:45 tornerà l'equinozio di primavera, e alle 10 potremo vedere la tanto attesa eclissi parziale del sole. Qualcuno giustamente potrà obiettare che la data ufficiale dell'inizio della primavera è il 21 marzo; ma per la cronaca di solito non coincide mai con questo giorno. Basta pensare negli ultimi 15 anni dal 2000 a oggi l'equinozio si è verificato solo nel 2003 e 2007. Come riportato da Wikipedia per i prossimi 5 anni sarà ancora il 20 marzo. Non a caso il Doodle di Google simboleggia nella giornata di venerdì 20 marzo 2015 il Primo giorno di Primavera e Eclissi di Sole

Come festeggiavano l'equinozio di primavera i romani

I romani arricchirono questa usanza con il rito Ludi Megalenses in onore della dea madre Cibele. I festeggiamenti continuavano per tutto il mese di aprile. Il 7 si celebrava il compleanno di Apollo e Diana, il 15 le feste Fordicalie, fino al 30 durante le Larenziali si inneggiava la lupa che aveva salvato Romolo e Remo.

Come festeggiavano l'equinozio di primavera i celti

Per i celti l'inizio della primavera segnava il periodo degli accoppiamenti rituali. I riti si svolgevano per Beltane una festività mobile che poteva cadere tra la metà di aprile e il 5 di maggio. Bealtanine dal gaelico '' fuoco luminoso'' era una festa che inneggiava alla rinascita della terra al contrario di Samhain. In irlandese Beltaine è anche il mese di maggio.

Come festeggiavano l'equinozio di primavera gli assiri - babilonesi

Anche per gli assiri e babilonesi davano una grande importanza agli equinozi. Quello di primavera rappresentava il capodanno, l'Akitu che durava 12 giorni nel quale il re figlio di una divinità: dava nuova verve alla società e alla natura.

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