L’avvocato nella società moderna





Uno dei mestieri più ambiti che fa registrare un numero molto elevato di studenti iscritti alla facoltà di giurisprudenza, è il mestiere dell’avvocato. Per definizione, l’avvocato è un libero professionista, il quale svolgerà l’attività giudiziale e stragiudiziale. Questo sta a significare che un avvocato, rappresenterà la difesa di un cliente in giudizio, offrendo consulenze periodiche, stesure di pareri, redazioni di contratti complessi e altro ancora.

Come fare per diventare avvocato

Come per molti altri mestieri, diventare un avvocato non è per niente semplice. Come abbiamo già detto, bisognerà ottenere una laurea in giurisprudenza con tanto di specializzazioni in caso si volesse approfondire un particolare ramo del mestiere; ad esempio se una categoria di clienti si appellasse ad un avvocato per delle gare d’appalto Roma, l’avvocato in questione dovrà essere specializzato prettamente nel ramo delle gare d’appalto o altrimenti non potrà avere quella tipologia di potenziali clienti.

La laurea però non basta, in quanto per diventare degli avvocati, bisognerà compiere la pratica forense per ben due anni in uno studio legale già formato ed avviato. Se invece si frequenta una scuola di specializzazione, tale pratica durerà solamente un anno. Una volta compiuta la parte pratica, per ottenere il titolo bisognerà sostenere un esame di Stato.

L’esame è utile e necessario per l’iscrizione negli albi degli avvocati, essenziale se si vuole avere diritto al titolo. Questo viene svolto in forma di esame completo, ossia in delle prove che si differenziano in tra il teorico, il pratico, lo scritto e la prova orale. Dunque, andiamo a vedere ora come avverrà questo esame molto temuto da tutti gli studenti che vogliono diventare degli avvocati a pieni titoli.

L’esame di stato

Molti studenti sono spaventati da questo esame di stato in quanto non semplice da passare, dato il numero molto elevato di prove in cui bisogna essere ben preparati. Con una giusta preparazione però sarà possibile passarlo anche con un buon risultato. Si inizia con le prove scritte che saranno tre, svolte su temi prestabiliti dal Ministero della Giustizia. L’oggetto di tali prove, sono la redazione di un parere motivato di una questione regolata dal codice civile, regolata dal codice penale e una di un atto giudiziario.

Le prove orali invece sono due, dove gli aspiranti avvocati, dovranno discutere cinque materie che verranno scelte dal candidato, dove una delle cinque dovrà essere di diritto processuale, mentre le altre varieranno da diritto civile a commerciale, da penale a ecclesiastico eccetera.

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