Il mare e il suo canto



Il mare è così diverso nelle stagioni: solitario in inverno, solare d'estate, contemplativo in autunno, brillate in primavera, eppure il suo canto evoca emozioni in ogni momento. Nonostante questo, odio il mare a ferragosto quando non c'è posto per stare solo con lui e guardare il suo orizzonte. In inverno, invece, le sue onde mi passano sopra al cuore e una continua poesia.  

Perché ho voluto condividere questo pensiero? Semplice, perché c'è bisogno per noi esseri viventi di stare a contatto con la natura, staccare dalla quotidianità e stress da cui siamo circondati. Il mare può essere terapeutico, se abbiamo la fortuna di trovare una spiaggia isolata senza doverla condividere con centinaia di persone che per mare intendono caos, mostrare i muscoli da palestrato, e parlare tutto il tempo al cellulare. Questo non è il mio mondo, ho un rapporto più profondo con il mio mare, ma loro poco importa lo usano nella stagione estiva, sporcano e lo violentano senza ritegno. Sono i 'turisti' da spiaggia o senza emozioni' che non potranno mai sentire il vero canto del mare.

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