I 10 CANI più Famosi della Storia
Oggi 16 gennaio si festeggia Sant'Antonio Abate, protettore degli animali, quale migliore occasione, se non quella di stilare un elenco in onore dei nostri amici a quattro zampe: i 10 Cani più famosi della Storia. Da sempre, il cane è il miglior amico dell'uomo, un amico fidato al quale non importa lo status del padrone, quello che lui chiede è un po d'amore e non essere abbandonato. Gli occhi di un cane sono ipnotici, sono poetici e nascondono un universo che presto potrebbe esserti donato.
TOP TEN AMICI A QUATTROZAMPE
1) Laika: Il secondo satellite della storia aveva a bordo una cagnetta meticcia di soli 6 kg battezzata con il nome di Laika, ma prima ancora chiamata Kudriavka (ricciolina). Purtroppo il 3 novembre quando fu lanciata in orbita morì quasi all'istante.
2) Hachicko: Chi non conosce l'incredibile storia di Hachicko, un simbolo per il Giappone: dopo la morte del suo padrone avvenuta nel 1925, il cane lo aspettò all'uscita della stazione per diversi anni.
3) Tittina: Cagnetta del comandante Umberto Nobile che assieme al padrone andò in dirigibile fino al Polo Nord.
4) Lassie: Il collie attore, reso celebre dal famoso telefilm 'Torna a Casa Lessie', dal racconto di Eric Knight.
5) Rin Tin Tin: Rimaniamo ancora nel mondo del cinema: salvato in Francia dopo la prima guerra mondiale, Rin Tin Tin debuttò in un film a Hollywood , sostituendo un pastore tedesco attaccabrighe.
6) Blair: Blair è il primo cane attore della storia del cinema, il suo debutto è datato 1905 con il cortometraggio Rescued by Rover.
7) Peritas: Amico fedele di Carlo Magno, l'imperatore n'era talmente affezionato che quando Peritas morì decise di dare il suo nome a una città.
8) Black Shuck: È il leggendario cane che ispirò il romanzo 'Il mastino di Baskerville' di sir Arthur Conan Doyle.
9) Pickles: Nel 1966, il meticcio Pickles trovò a Norwood sotto una siepe la Coppa Rimet (Coppa del Mondo). Il trofeo era stato rubato qualche giorno prima.
10) Nipper: Sul finire del 1800, il dipinto del terrier Nipper mentre ascoltava al grammofono la voce del sua padrone divenne il logo della futura casa discografica Emi.
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