Come si festeggia il Natale nelle Fær Øer: tradizioni a confronto




Come si festeggia il Natale nelle Fær Øer? Avete mai pensato come si festeggia il Natale nelle isole Fær Øer? Sicuramente gli abitanti del posto saranno accomunati da tradizioni simili come quelle del Nord Europa è specialmente della Danimarca. Ma per essere più sicuro ho fatto una ricerca, tra i vari risultati uno ha capitalizzato la mia attenzione. Buon Natale in lingua faringio viene detto Gleðilig jól abbastanza simile con il Buon Natale islandese 'gleðileg jól'. 

Tradizioni di Natale nelle Fær Øer

24 dicembre: Vigilia di Natale

Di solito la Vigilia di Natale i negozi rimangono chiusi, le famiglie delle Isole Fær Øer amano tutto dicembre fare provviste in vista delle festività natalizie. La mattina i bambini aprono qualche regalo, mentre i genitori trascorrono tutta la giornata a cucinare e preparare la cena di Natale. Nel tardo pomeriggio alcune persone si recano in chiesa, poi è tradizioni riunirsi con tutta la famiglia, compresi zii, nonni e cugini per cenare insieme e aprire i regali. Per quanto riguarda il menù può variare da famiglia a famiglia. Un tempo, alla Viglia di Natale era luogo comune cucinare pesce fermentato. Negli ultimi anni sono state aggiunte anatra, oca, montone fermentato e costolette di agnello arrosto, che variano notevolmente da casa a casa. L'anatra è un piatto di tradizione danese, mentre gli altri sono visti come piatti tradizionali faroesi. Infine dopo cena arriva il momento di scambiarsi i regali, poi ancora un altro dolce o una birra e tutti a letto!

25 dicembre: Natale

A mezzogiorno la maggior parte delle persone andrà in una chiesa luterana, che è la religione ufficiale delle Isole Faroe. In nessun altro periodo dell'anno come il Natale, le chiese delle Isole Faroe  sono così frequentate. Il pranzo, invece, a differenza delle cena della vigilia è più sobrio e rilassato.

26 dicembre: giorno di Santo Stefano

Nelle Isole Faroe il giorno di Santo Stefano viene denominato come 'Il Secondo giorno di Natale'. Il 26 è dedicato al puro divertimento e fare festa. Nei tempi antichi le famiglie si riunivano in casa per ballare e donavano il cibo rimasto dai giorni prima ai viandanti!





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