Reykjavik 101: una commedia splendida e irriverente
Oggi il nostro viaggio ci riporta ancora una volta nell'isola dell'Islanda e nei quartieri della sua capitale Reykjavik. Che dire, siamo di fronte a una grande commedia dal mix esilarante e irriverente che ci racconta di Hylunur,
un giovane fuori ogni schema interpretato da Hilmir Snær Guðnason . Il
protagonista ha 30 anni ed ama guardare e navigare siti per adulti
online, vive con la madre e non ha nessuna intenzione di cercare un
lavoro, poiché preferisce beneficiare del democratico sussidio nordico.
Hylunur è nato da un alcolizzato e una madre lesbica che si rivelerà
presto per la sua natura. La notte con -10 sotto zero, Hylunur frequenta
il solito bar, il k-bar nel suo quartiere 101, alla ricerca di sbronze colossali e fidanzate di letto.
Considerazioni personali
Diretto dal regista Baltasar Kormákur, Reykjavik 101 ha avuto il pregio di rappresentare con una acuta ironia e un realistico cinismo un mix di malinconia e di poesia al limite della depressione cronica. Una commedia intelligente in grado di toccare tematiche psicologiche ed esistenziali che rappresentano la piccola realtà islandese, dove non è tutto oro ciò che luccica. Un microcosmo giovanile islandese, che non è poi così tanto diverso dal microcosmo di altri giovani europei. Tutte prerogative che Hylunur si porta addosso quasi da vivere una pseudo esistenza punk, ma sicuro di possedere un tetto dove andare a dormire. Volendo riassumere le tre scene cult del film: la riunione familiare natalizia con Hylunur che "sogna" di uccidere i parenti serpenti; Hylunur dentro una poltrona vasca mentre si fa il bagno; Hylunur che ubriaco si siede divertito a guardare due mentre hanno un rapporto. Il film rappresenta l'Islanda, quella terra lontana e po' misteriosa, un luogo dagli scenari che ti lasciano senza fiato, una terra magica tutto particolare costituita da dirompenti cascate maestosi ghiacciai illumi
Considerazioni personali
Diretto dal regista Baltasar Kormákur, Reykjavik 101 ha avuto il pregio di rappresentare con una acuta ironia e un realistico cinismo un mix di malinconia e di poesia al limite della depressione cronica. Una commedia intelligente in grado di toccare tematiche psicologiche ed esistenziali che rappresentano la piccola realtà islandese, dove non è tutto oro ciò che luccica. Un microcosmo giovanile islandese, che non è poi così tanto diverso dal microcosmo di altri giovani europei. Tutte prerogative che Hylunur si porta addosso quasi da vivere una pseudo esistenza punk, ma sicuro di possedere un tetto dove andare a dormire. Volendo riassumere le tre scene cult del film: la riunione familiare natalizia con Hylunur che "sogna" di uccidere i parenti serpenti; Hylunur dentro una poltrona vasca mentre si fa il bagno; Hylunur che ubriaco si siede divertito a guardare due mentre hanno un rapporto. Il film rappresenta l'Islanda, quella terra lontana e po' misteriosa, un luogo dagli scenari che ti lasciano senza fiato, una terra magica tutto particolare costituita da dirompenti cascate maestosi ghiacciai illumi
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