Le Sconvolgenti Sedute Spiritiche di Eusapia Palladino

 


Se c'è un argomento che ha sempre affascinato nel mondo dell'esoterismo è quello che riguarda le sedute spiritiche. Di tutte le medium spicca la figura di una donna di nome Eusapia Palladino, nata a metà del 1800, morta a maggio del 1918. La Palladino la si ricorda come una spiritista molto celebre durante i suoi anni di attività, dimostrando al mondo intero la sua capacità nel connettersi con il mondo dei morti, mediante sconvolgenti sedute spiritiche.

Nel 1800 e fino a metà del 1900, vi era un gran fervore per quanto riguardava le attività esoteriche, in modo speciale le sedute medianiche. Per quanto concerne la sua infanzia è certo che Eusapia nacque da una famiglia di contadini nell'Alta Murgia, appartenente al Regno delle due Sicilie. La sua educazione scolastica fu pressoché nulla e perse entrambi i genitori in tenera età.

Da giovane fu assunta come bambinaia, fino a quando per caso incontrò dei datori di lavoro appassionati di spiritismo. In modo casuale furono notate le sue doti medianiche, per poi entrare in contatto con uno dei capisaldi dello spiritismo italiano, il napoletano Giovanni Damiani che instradò Eusapia alla carriera di medium. 

Giovanni Damiani, in una lettera indirizzata al direttore della rivista inglese Human Nature raccontò di Eusapia Palladio e delle sue sedute spiritiche, nelle quali accadevano degli eventi straordinari: apparizioni di presenze, colpi di pistola e scie luminose, ma anche fischi di campanelli e spostamento e la levitazione di oggetti e della stessa medium. Nel 1872 Eusapia fu condotta a Roma. Qui per otto mesi partecipò a un intenso programma di ‘sedute sperimentali’: 

Stanca dalle continue richieste di prestarsi a sedute medianiche ed esperimenti, la medium decise di ritornare a Napoli e impiegarsi come cucitrice ‘di bianco’. Nel 1885 sposò Raffaele Del Gaiso, stagnaro e macchinista di teatro. Un anno dopo incontrò il medico napoletano Ercole Chiaia, studioso di scienze occulte. La convinse a ritornare nelle sue attività medianiche, lanciando la Palladino nel mondo scientifico .

Conquistando sempre più fama fu notata anche da un famoso professore Cesare Lombroso, che sfidato dall'agente di Eusapia assistete la Palladino, <<donnicciola di infima classe» come la descrisse, a sollevarsi in aria legata a una sedia o trattenuta per le braccia dagli astanti e udire rumori di martello, plasmando forme di argilla senza toccarla.

Nel 1892 Eusapia fu protagonista a Milano di 17 sedute, nel corso delle quali diede prova di fenomeni paranormali. Nel 1909 nel suo libro Ricerche sui fenomeni ipnotici e spiritici, lo scienziato Cesare Lombroso scrisse degli esperimenti medianici, tra cui una seduta dove Eusapia levitò, nell'oscurità della stanza, fino a portarsi al di sopra del tavolo.

Dopo questi avvenimenti la medium viaggiò in giro per il mondo: Varsavia in due occasioni ospite dello psicologo Julian Ochorowicz. Poi a San Pietroburgo verso Vienna e poi Monaco. 

Nel 1905 Eusapia arrivò a Parigi e tra coloro che si interessarono ai suoi poteri vi furono i premi Nobel Pierre e Marie Curie e il futuro premio Nobel Charles Richet.

Sul finire della sua carriera da medium Eusapia Palladio iniziò a comparire sempre più sporadicamente sino a utilizzare dei trucchi per le sedute spiritiche. Uno dei trucchi più famosi era quello dello sgabello che al buio levitava sopra la sua testa. Ma fu scoperto che lo sgabello fosse appoggiato sopra la testa della Palladino.

Inoltre si rilevò un'impronta della mano di uno spirito impressa nel gesso ma che era la stessa impronta della manao della Palladino.

Stanca, anche i suoi sostenitori affermavano che i suoi poteri si erano affievoliti per causa del suo invecchiamento. Nel 1918 si spense a Napoli senza nessun clamore mediatico.


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