La Fucilazione di Edith Cavell: l'Infermiera eroina della Grande Guerra

 


Avrei voluto pubblicare questo post qualche giorno fa poiché: il 12 ottobre del 1915 veniva giustiziata dai tedeschi Edith Cavell: l'infermiera britannica che si prodigò nella Prima Guerra Mondiale a curare soldati di ambedue gli schieramenti. Ma andiamo per gradi. Chi era Edith Cavell, perché si trovava nel mezzo del conflitto mondiale come infermiera?

Edith Louisa Cavell(questo è il nome completo)nasce a Swardest, un piccolo villaggio del Norfolk, il 4 dicembre 1865. Il padre è vicario, è proprio con la nuova costruzione del grande vicariato comporta alla famiglia problemi di natura economica, al punto da mettere i Cavell quasi sul lastrico, poiché l'edificio fu fatto costruire a proprie spese da Frederik (il babbo di Edith).

Edith è una bambina molto attiva: ama andare a pattinare sul ghiaccio, si appassiona al tennis e alla danza. Dotata inoltre nel disegno con una innata predilezione per gli animali e fiori, che spesso rappresentava nei suoi dipinti.

Assieme alle sue sorelle inizia gli studi privati a casa, a 15 anni però trascorre alcuni mesi alla Nowrich High School. Per poi terminare gli studi a Peterbourogh, lavorando nel frattempo anche in alcune case private.

Sul finire degli anni 80' del 1800 inizia a interessarsi al mondo dell'infermieristica e grazie alla sua predisposizione con il francese lavora come governante in una famiglia di Bruxelle. Rimane in Belgio 5 anni, ma complice la salute cagionevole del padre fa ritorno in Inghilterra.

Nel 1866 entra nella London Hospital e un anno più tardi a Maidstone dove ha il compito di gestire un'epidemia di febbre tifoide, assieme ad altre 5 infermiere. Il suo lavoro è eccelso: dei 2000 malati riesce a salvarne quasi 1800. Per questo Edith ottiene una medaglia al merito.

Ma arriviamo alla Prima Guerra Mondiale

Con lo scoppio della Grande Guerra, Edith si rende conto che al fronte c'è bisogno del suo supporto. Nei primi giorni di agosto nel 1914 torna in Belgio che da poco è stata invasa dall'esercito tedesco. Malgrado il clima di terrore e caos, Edith decide di non fare rientro in Inghilterra, anzi rimane per adattare la scuola di Croce Rossa in un ospedale, curando indistintamente soldati francesi e gli stessi tedeschi feriti.

Bruxelle è sotto assedio e il Palazzo Reale diventa per volere dei prussiani un'infermeria.  I soldati britannici tagliati fuori dai loro eserciti in ritirata riescono a trovare rifugio nell'autunno del 1914 presso l'ospedale di Cavell.

Gli aiuti di Edith Cavell

Edith riesce segretamente a spedirli nella neutrale Olanda, formando una fitta rete di aiuti per circa 12 mesi. Nelle rete spiccavano anche personalità di rilievo quale la principessa Marie de Croy e la contessa Jeanne de Belleville.

Nell'estate 1915 i tedeschi scoprono il piano della Cavell arrestandola assieme ad altri suoi collaboratori. Tuttavia le perquisizioni effettuate nell'ospedale non conducono a nulla di compromettente. Anche perché Edith aveva tenuto all'oscuro quasi tutte le infermiere della sua missione.

Di fronte alla corte il 7 settembre con altre 34 persone, Edith fu ingannata confessando e incastrandosi da sola. Le imputazioni furono pesantissime: aiuto alla fuga dei soldati britannici, accusati dalla corte tedesca come degli ingrati. Ciò implicava che Edith li aveva supportati a raggiungere una nazione nemica agli occhi della corte.

L'11 ottobre del 1915 Edith Cavell viene condannata a morte. Le autorità tedesche volevano eseguire la pratica il più presto possibile. Insieme alla Cavell furono condannati a morte (l'architetto Philippe Baucq, l'insegnante Louise Thuliez, il farmacista Louis Severin e la contessa de Belleville.

Alle 2 del mattino del 12 ottobre, Edith Cavell fu fucilata dal plotone d'esecuzione, che secondo alcune cronache erano riluttanti a eseguire gli ordini. Fu fucilato anche Baucq, lasciando moglie 2 figli. Per gli altri 3 condannati la pena fu commutata in prigione, ai lavori forzati.

Edith Cavell fu proclamata come martire. La sua morte fu l'occasione per i mass media britannici di dipingere i tedeschi come degli spietati assassini. Nel 1919 la salma fu riesumata e rimpatriata per un degno funerale. Il corpo di Edith fu trasportato con un treno speciale, e mi viene in mente la figura del milite ignoto.

 Per volere della famiglia la cerimonia funebre venne celebrata nella cattedrale di Norwich, dove ancora riposa la sua salma.

Una storia commovente, una donna diventata madre di tutti che ha donato la propria vita per gli altri.





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