Li Ching Yuen: L'uomo che ha vissuto 256 anni

 


Arrivare a 90 anni è davvero un successo, festeggiare il secolo di vita è un traguardo incredibile, ma toccare gli oltre 200 anni, anzi i 256 come Li Ching Yuen sembra fantascienza! L'uomo nato in Cina precisamente nel 1677 a Qijiang Xian, nella provincia di Sichuan, morto sicuramente il 6 maggio del 1933 per cause naturali. Ciò che desta stupore che ci sono dei documenti in merito all'età anagrafica di Li Ching Yuen.

Nei documenti imperiali è scritto di come ogni 50 anni veniva augurato il suo compleanno  da parte di un imperatore dell'impero cinese. Nel 1827 fu la volta dell'imperatore Daoguang fare gli auguri a Li Ching Yuen per il suo 150 esimo compleanno

Una vita intera dedicata alla spiritualità, in particolare di Qi Gong: disciplina che comprende pratiche e esercizi annessi alla medicina tradizionale cinese e alle arti marziali, arti marziali anche come concentrazione della mente, meditazione e tutto ciò connesso ai particolari movimenti di esercizio fisico.

Secondo i racconti Li Ching-Yuen prese la sua forza vitale nelle montagne, dove ci rimase per 100 anni, raccogliendo e imparando tutti i segreti delle erbe medicinali, e bevendo vino di riso! A 71 anni si arruolò nell'esercito cinese,  con il ruolo di tattico e insegnante di arti marziali.

Negli ultimi anni di vita, il maestro avrebbe vissuto con la sua ventiquattresima moglie, una donna di sessant'anni. Nel 1928 ci contavano almeno 180 discendenti su 11 generazioni molti dei quali si presume già morti anche più di 150 anni. Nel 1927, il generale Yang Sen, ammaliato dalla sua vitalità , lo invitò nella propria, qui fu scattata la sua unica fotografia.

 A quanto abbiamo potuto appurare era un perfetto salutista. È noto di come una rigida dieta alimentare annessa ad alcune tecniche di meditazione possa beneficiare per allungare e migliorare la vita di un essere umano, ma tanto per poter vivere fino a 256 anni?

 Fu anche un commerciante di lingzh: noto anche come reishi, è un fungo poliporoso appartenente al genere Ganoderma. Ma non solo, bacche di goji, ginseng selvatico, delle quali preparava anche per se stesso delle tisane con altre erbe cinesi. Si dice che bevesse anche vino si riso.

 Nel 1933 dopo la sua morte, un suo discepolo, il suddetto Yang Sen scrisse come Li Ching Yuen, se pur con più di 250 anni, fosse stato un uomo fortunato (一个250岁长寿老人的真实记载), descrivendolo avente una buona vista, passo veloce, alto sette piedi.

Nel 1908 Li Ching e il suo discepolo Yang He Xuan pubblicarono un libro, I segreti dell'immortalità di Li Qingyun  

Nel 1920, il generale Xiong Yanghe intervistò Li, pubblicando un articolo al riguardo nel giornale dell'Università di Nanchino quello stesso anno Nel 1926, Wu Peifu invitò Li a Pechino. Questa visita coincide con l'insegnamento di Li presso la Società di meditazione dell'Università di Pechino su invito del famoso maestro di meditazione e autore Yin Shi Z

Il mito di Lip apparve con il suo necrologio, sul New York Times del 6 maggio 1933, qualche giorno dopo anche sul Time! Gli abitanti della sua terra dicevano di conoscere Li fin quando da quando erano bambini, e i loro nonni e bisnonni lo stesso, asserendo che non fosse mai invecchiato.

 Quando morì furono fatte delle ricerche anche dal professor Wu Chung-chien, riuscendo a scoprire la data del 1677, e che nel 1827 l'imperatore del tempo avesse rivolto gli auguri a Li per il 150 esimo compleanno.

Nel 1877 l'imperatore Guangxu inviò a Li Ching-yun la lettera dell'augurio dei 200 anni, ma questa non arrivò mai a destinazione, poiché incombeva la guerra civile. In conclusione l'età di Li risulta oltre il doppio dell'età massima raggiunta da una persona, 122 anni da parte Jeanne Calmet.

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