La Storia di Adam Weishaupt: Fondatore degli ILLUMINATI di BAVIERA

 


Rimaniamo ancora in ambito società segrete, lo facciamo raccontando la storia di Adam Weishaupt: Il Fondatore degli ILLUMINATI di BAVIERA. 

 Adam Weishaupt nasce a Ingolstadt, una citta della Baviera, il 6 febbraio 1748, discendente da una famiglia ebrea che si converte alla religione cattolica. A cinque anni muore il padre George Weishaupt, Adam viene  adottato dal padrino Johann Adam Icksatt, personaggio influente e rettore dell'Università di Ingolstad.

Il padrino si curò della sua istruzione, facendolo studiare presso il collegio dei Gesuiti di Ingolstadt. Conclusi gli studi diventa professore di diritto canonico. 

Benché professore di diritto canonico, Weishaupt era un convinto ateo e materialista. Dapprima si avvicinò alla Massoneria, movimento che si stava diffondendo in tutto il vecchio continente. Oltre ad avvicinarsi alla Massonieria, Weishaupt fondò l’Ordine dei Perfettibilisti, (primi Illuminati), una società segreta dalla quale si potevano trovare principi esoterici dei Rosacroce.

Il primo maggio 1777 nello studio di Weishaupt con altri cinque membri ebbe luogo la cerimonia di iniziazione dell'associazione. Ognuno doveva scegliere un nome preso dell'antichità classica, Weishaupt scelse per sé quello di Spartaco.

Per poter essere accettati nella società segreta, gli aspiranti adepti dovevano avere delle conoscenze tra i membri e appartenere a una elevata classe sociale e livello economico.

Nell'Ordine vigevano tre gradi: illuminato, minervale e minervale illuminato e novizio. La parola minervale si rifaceva a Minerva, la dea della sapienza greco -romana. Il fine degli Illuminati era quello di di diffondere la cultura dell'Illuminismo.

Nel 1782 l'Ordine contava già 600 membri, tra questi vi erano personalità di rilievo come il barone Meyer Amschel de Rothschild, artefice di ingenti finanziamenti. Scrittori del calibro di Goethe, letterati come Johann Gottfried Herder; ma anche medici, avvocati, giuristi e farmacisti. Nel 1784, verso la fine gli Illuminati affermarono di contare ben 2000 affiliati in tutta la Germania, compresa ovviamente la Baviera!

Nome di spicco dell'associazione fu il barone Adolf von Knigge, teologo e protestante, nonché ex massone appartenente a una famiglia della bassa nobiltà. Nel 1782 von Knigge propose un piano dove escludeva: monaci, donne ed ebrei. La società fu strutturata secondo modello della Massoneria con 13 livelli, arrivando in cima alla piramide in qualità di ''mago filosofo'' e ''uomo re''.

Weishaupt concepiva una società futura e l'umanità a livello globale, come una medesima famiglia. Un mondo abitato solo da uomini avente raziocinio e buon senso. Gli stati per Weishaupt non avrebbero avuto più senso di esistere, ne tantomeno i governi e le religioni.

Nel 1783, ecco apparire i primi dissensi tra Knigge e Weishaupt. Il barone non sopportava più la bramosia di potere di Weishaupt. Knigge accusò Weishaupt di essere un gesuita camuffato. Knigge abbandonò la società poco prima che iniziassero le persecuzioni. Non solo l’avvocato Joseph Utzschneider, ex membro degli Illuminati di Baviera e segretario, consegnò dei documenti segreti alla duchessa Maria Anna, accusando gli Illuminati di cospirare contro la monarchia austriaca, che voleva estendere i suoi possedimenti fino alla Baviera.

Venuto a conoscenze del presunto complotto, il principe Carlo Teodoro emana un editto proibendo ogni società confraternita segreta, e decreta lo scioglimento degli Illuminati e delle logge massoniche in Baviera. Malgrado questo atto, molti continuarono clandestinamente le loro riunioni, accusando gli illuminati di attività sovversive.

A seguito una serie di arresti, Weishaupt scappò Ratisbona, città in cui i cattolici non avevano diritti civili, considerata un'oasi di libertà religiosa, tolleranza e scienza. Nel frattempo la polizia trovò nella casa di Franz Xavier von Zwack, braccio destro di Weishaupt, delle istruzioni al suicidio per gli adepti e per non confessare. Inoltre sostanze tossiche: l’acqua tofana, un veleno che veniva ricavato dal grasso di maiali nutriti con dell'arsenico

Weishaupt trovò asilo a Gotha grazie al duca Ernesto II di Sassonia-Gotha-Altenburg, il quale gli concesse la pensione di consigliere di corte. Qui scrisse una serie di opere esplicative sull'Ordine, varie apologie degli Illuminati, con la speranza di rivitalizzare la società. I superstiti dell'Ordine scapparono negli Usa, ideando nuove società segrete, eredi della setta bavarese.

Weishaupt morì dopo una lunga malattia il 18 novembre 1830 alle 17:30. Fu sepolto tre giorni dopo nel Cimitero di Gotha, accanto al figlio Wilhelm, che morì giovane.


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