Guido Piano: Spiegazione del testo di Fabio Concato


Mi ha sempre emozionato e incuriosito il testo di Guido Piano di Fabio Concato è in effetti un testo autobiografico o introspettivo, nel mio piccolo cercherò di dare una mia personale spiegazione. La sensazione che le parole scritte dal maestro rispecchiano un periodo preciso della sua vita. La cosa ancor più sorprendente, che in tante canzoni di Concato mi ci ritrovo, e Guido Piano mi fa pensare precisamente a un momento intenso della mia vita e un luogo predefinito dove assieme a un'altra persona ho conosciuto la felicità e la pace: mi riferisco guardando il mare, in particolare in inverno inoltrato, quando i tramonti cadendo nel mare diventano ancora più intensi.

Per semplicità andrò ad analizzare i singoli versi

Guido piano

Mentre guida senza una meta precisa, Fabio sente che il suo cuore presto gli donerà una nuova malinconia. Continua a guidare allontanandosi sempre più con la macchina. È consapevole che si sta facendo tardi, deve rientrare, la sua compagna lo sta aspettando.
È evidente che lei potrebbe preoccuparsi, ma c'è quel sole che il cantautore ha bisogno di prendere, come lo stesso fiore per la sua clorofilla. Ha bisogno di sentirsi vivo camminando fino a stancarsi. Di toccare l'acqua del fiume, di sentire il vento accarezzare il suo viso. Sarebbe ancor più bello se di fronte a lui ci fosse il mare.
Anche se guida piano, come per magia dopo un semplice ponte cambia il mondo e le proprie prospettive. Questo viaggio mette voglia di cantare. Un viaggio da raccontare a ella stessa. La sua anima sembra essere serena come la notte di Natale.
Fuori dalla città, il cantautore vuole sdraiarsi ed essere a contatto con la terra scaldata dal sole. Chiudere gli occhi e dormire pensando che quel fiume lo porti tra i monti e le pianure, poi per cullarlo e condurlo fino al mare.
Ma non è proprio così: amore dice il cantautore, perché tutte le volte scappo da questo turbine di emozioni. Ormai è difficile sentire i profumi di una primavera inoltrata e siamo lontani da questa stessa vita, degna di essere vissuta.
Ma c'è ancora una speranza, quella di incontrarsi dove ha inizio il mare, e svegliarsi per diventare migliore.



Commenti

Post popolari in questo blog

La Musica: una potente energia e medicina naturale

Il complicato mondo del segno del cancro

L'Edicola: un bene da preservare