Musico Ambulante: quando le parole e la musica di Fabio Concato diventa parte di te
Nell'ultimo articolo ho parlato della versione di Guido Piano contenuta nell'album Musico Ambulante di Fabio Concato. Un viaggio acustico e minimale del cantautore milanese, uscito nel 2021, che raccoglie 23 delle sue canzoni più celebri. Musico Ambulante non è solo una rivisitazione in chiave chitarra acustica e voce: è un vero e proprio viaggio verso la serenità, un rifugio per chi ha bisogno di ritrovare se stesso e lasciarsi avvolgere da una sana malinconia per un tempo che, forse, non tornerà più.
Anche la copertina dell'album, con Concato ritratto con un microfono in mano davanti a uno sfondo essenziale, sembra voler comunicare il senso profondo di Musico Ambulante: fare musica non solo come arte, ma anche come medicina per l’anima, affrontando temi delicati con sensibilità o con quell'ironia che ha sempre contraddistinto l'estro del cantautore.
Non ho mai incontrato Concato di persona, ma è come se lo conoscessi attraverso le sue canzoni. Musico Ambulante mi ha accompagnato nei momenti di sconforto e disillusione, e alcune tracce mi hanno strappato lacrime liberatorie. Quelle canzoni mi hanno riportato a un passato che ho amato profondamente, un tempo che oggi sembra solo un ricordo, ma indelebile, perché in esso l'amore aveva trovato dimora nella mia vita.
Un plauso doveroso va ad Andrea Zuppini, straordinario chitarrista che ha accompagnato Concato in tutte le 22 tracce, ad eccezione di L'Umarell (l'inedito nato a seguito della pandemia del 2020). Attraverso la sua chitarra, Zuppini ha saputo esprimere un suono intimo e raffinato, arricchito da influenze jazz e bossa nova, due generi che hanno sempre affascinato e ispirato Fabio Concato nelle sue composizioni.
E allora, anche se il tuo gusto musicale è lontano da questo stile, se hai la curiosità di scoprire un album di grande spessore, Musico Ambulante è pronto per essere ascoltato e, perché no, anche acquistato!
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